Alla presenza del sindaco di San Vito Chietino, Emiliano Bozzelli, dell’assessore all’Ambiente Gabriella Mancini, del presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese, Massimo Pellegrini, e ratificata dal passaggio aereo di ben tre falchi di palude durante la breve cerimonia, nella giornata di giovedì 15 aprile è stata firmata la convenzione per la nascita dell’Osservatorio ornitologico.
Grazie alla passione ed alla costanza dell’attivista della SOA Alessandra Iannascoli si è scoperto che il belvedere del paese non è solo uno splendido balcone sul blu del Mare Adriatico, ma anche un ideale punto di osservazione dove tra marzo ed aprile si possono avvistare decine di individui di specie anche rare – dal Falco pescatore all’Albanella minore, dal Falco pecchiaiolo al Nibbio bruno – in migrazione lungo la linea di costa durante lo spostamento dall’Africa verso il nord Europa dove nidificano, per poi osservarli di nuovo in autunno quando torneranno indietro.
Sul belvedere è stata quindi installata una postazione didattica dove residenti e turisti potranno prendere informazioni sul fenomeno migratorio degli uccelli e sulle principali specie osservabili da San Vito Chietino.
«Oltre all’aspetto divulgativo, la SOA curerà anche quello più prettamente scientifico – ha dichiarato il presidente Massimo Pellegrini –. Ricordiamo che gli stati europei hanno l’obbligo di monitorare le specie di uccelli sulla base della Direttiva 147/2009/CE. Gli ornitologi e gli appassionati di birdwatching della SOA continueranno quindi il lavoro già avviato con sessioni periodiche di osservazione per stilare una check-list di tutte le specie e descriverne il comportamento a livello locale. Molti degli individui frequentano l’area tra Colle Foresta ed il Fosso delle Farfalle, che è già Sito di Interesse Comunitario per la flora e per la fauna. Potranno essere così valutate anche eventuali azioni di conservazione e miglioramento ambientale».
«La Costa dei Trabocchi e la Via Verde che l’attraversa hanno così un altro elemento di attrattiva per turisti amanti della natura – ha concluso il presidente –. In Nord Europa sono milioni gli appassionati di birdwatching e ci sono addirittura agenzie di viaggio specializzate in tour alla scoperta di animali e piante del Mediterraneo. Solo la conoscenza approfondita dei luoghi e la loro conservazione permetterà di sviluppare un turismo attento e fondato su un uso durevole del territorio».