Si svolgerà dal 20 aprile al 4 maggio prossimi il secondo step del progetto annuale Cucina popolare frentana: tracce d’identità, ideato con l’obiettivo di raccontare nel corso del 2022 il meglio della cultura gastronomica del territorio provinciale che da Lanciano guarda verso l’interno fino alla Maiella madre ed alle colline del Vastese; un’area che può contare su un patrimonio immateriale autentico e profondamente legato all’agricoltura.
In questa edizione di primavera saranno dodici le strutture – tra agriturismi e ristoranti, Aia Verde (Pizzoferrato), Caniloro (Lanciano), Colle Tripio (Guardiagrele), Cuore Rosso (Altino), Fattoria dell’Uliveto (Scerni), Il Grappolo d’Oro (Lanciano), Il Vecchio Moro (Torricella Peligna), La Brocca (San Martino sulla Marrucina), Osteria La Frasca (Scerni), Trattoria del Pagano (Palombaro), Travaglini (Casoli), Za’ Culetta (Rocca San Giovanni) – a proporre menù espressamente pensati per la rassegna (€ 30 con un calice di vino in abbinamento) proponendosi come ambasciatori di saperi e prodotti locali attraverso il dialogo con avventori e turisti. Tra i piatti in carta ci saranno pallotte cac’e’ove, frittatina con mugnoli selvatici, pizza scima, primi piatti rigorosamente di pasta fresca tirata a mano e secondi di carne proposti con carciofi, asparagi ed erbe di campo, compresi l’immancabile agnello ed il capretto, cucinati sotto il coppo con le patate oppure al tegame con formaggio e uova, per chiudere con diverse pietanze pasquali.
Parallelamente alla parte conviviale, prosegue anche il progetto di documentazione attraverso foto, video ed interviste realizzate dal regista lancianese Francesco Enzo Testa che permetterà di raccogliere in digitale le testimonianze dei protagonisti, i racconti di originali e peculiari attività di preparazione di alcuni piatti, oltre che un vademecum con le 10 ricette identitarie della cucina popolare frentana, mostrando così in pochi minuti il valore intrinseco della civiltà agro-pastorale di questa porzione di territorio che dalla Maiella orientale guarda il mare. Le prime videoricette con le indicazioni che arrivano dalla viva voce degli osti custodi sono già state pubblicate sul canale YouTube Cucina Popolare Frentana e contestualmente proposte sulle pagine social Instagram e Facebook del progetto.
«Cucina popolare frentana: tracce d’identità non è solo uno strumento per fare memoria riscoprendo identità e legami con la terra e con il lavoro – spiegano i rappresentanti di Gal Maiella Verde e Slow Food Lanciano –, ma anche un modo per costruire un cammino moderno di riscoperta della tradizione gastronomica, capace di stimolare sensibilità nuove e generare economia all’interno di un processo che porti alla conoscenza delle produzioni locali, degli operatori, di nuovi spazi di consapevolezza. Parlare di cibo significa parlare di salute, benessere, stagionalità, identità dei luoghi e del rapporto che lega gli uomini alla loro terra e fa nascere i prodotti più buoni. Il nostro impegno e quello di tutti i protagonisti, che rappresentano il vero valore aggiunto del progetto, è di sostenere e tutelare i piccoli produttori per non perdere la tradizione, raccontando al meglio il territorio frentano più autentico a partire da un ingrediente da proteggere, l’artigianalità, con l’obiettivo di custodire il patrimonio di saperi che esiste dietro ad ogni piatto».
Info al sito cucinapopolarefrentana.maiellaverde.it oppure al numero 338 2680783.