La Bcc abruzzese di Cappelle sul Tavo punta sui giovani con prodotti nuovi studiati per coloro che saranno i lavoratori di domani
testo di Valentina Tenaglia
Forme di finanziamento volte ad aiutare anche i genitori con figli iscritti in Università, a consentire un ritorno alla fiducia che consenta un rilancio della domanda di immobili ad uso abitativo, che agevoli l’uso del danaro ai pensionati e che eviti il rischio di erosione della redditività aziendale a causa del costo del denaro. “Non sempre i nostri clienti attuali e potenziali sono in grado di spiegarci di cosa hanno bisogno – spiega il presidente Michele Samuele Borgia – per questo sta a noi immaginare il loro percorso di vita e rispondere con prodotti bancari tarati ad hoc, così da innescare un’operatività coerente con le esigenze della vita quotidiana e futura».
«La nostra è una realtà che ha una radice solidaristica, mutualistica e non lucrativa – spiega ancora Borgia – le Bcc sono tenute a riversare sul territorio non solo il credito, ma anche una serie di supporti e sostegni di natura sociale che aiutano a migliorare la qualità della vita». Oltre ad una naturale vocazione operativa, le Banche di credito cooperativo hanno anche l’obbligo di investire unicamente nei territori di competenza in cui insistono le filiali e nei comuni limitrofi. In questo modo le risorse raccolte non si disperdono e possono essere utilizzate per finanziare l’economia reale delle zone di competenza. Ed è stato proprio il legame con il territorio a determinare il successo della Bcc Abruzzese.
Nata dalla storica Cassa rurale e artigiana di Cappelle sul Tavo, oggi la banca conta 17.000 clienti tra le varie filiali, preservando le relazioni con il mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, dei professionisti, delle piccole imprese e delle famiglie. «Gli amministratori della banca hanno sempre cercato di consolidare la relazione tra la banca e il territorio – racconta Borgia – cercando di andare oltre i numeri per accompagnare imprese che poi hanno fatto la fortuna dei nostri territori. Questo insieme alla gestione prudente e attenta e all’attenzione che i direttori generali, i funzionari e i capi filiale hanno avuto in termini di profilo relazionale con la clientela, ha permesso una forte propagazione del clima favorevole nei confronti della banca, consentendole di durare nel tempo e di proiettarsi nel futuro per sostenere l’economia del territorio».
Valentina Tenaglia