testo di Ivan Masciovecchio.
Partirà con un omaggio a Charles Bukowsky a venti anni dalla sua morte la nona edizione della rassegna culturale Il Dio di mio padre, il festival letterario dedicato alla figura dello scrittore John Fante, in programma dal 22 al 24 agosto prossimi come sempre a Torricella Peligna, in provincia di Chieti, paese dal quale il padre Nicola (Nick) emigrò nei primi anni del Novecento per tentare la fortuna nel nuovomondo al di là dell’oceano. Un riconoscimento in un certo senso dovuto visto che – almeno in parte – il successo (postumo) dell’autore americano con sangue abruzzese nelle vene, è arrivato proprio grazie al più dissacrante degli scrittori il quale – già autore di culto – di Fante amava dire che “era il mio dio”, avviando in qualche modo la sua riscoperta tra pubblico ed addetti ai lavori.
Organizzata tra mille difficoltà (soprattutto di carattere economico) grazie alla direzione artistica di Giovanna Di Lello – autrice nel 2003 del documentario John Fante. Profilo di scrittore – oltre ad un focus sull’emigrazione all’interno del quale domenica 24 sarà presentato il Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel mondo realizzato dalla Fondazione Migrantes, l’edizione 2014 (leggi qui il programma completo degli eventi) vede nelle tematiche del viaggio, dell’incontro, del rapporto dell’Abruzzo e di John Fante nello specifico con il resto del mondo, il suo punto centrale. Anche per questo, tra gli altri, saranno ospiti due giovani scrittori ed un editore olandesi i quali sabato 23 parleranno dell’influenza di Fante nel percorso formativo della nuova generazione di scrittori olandesi. Lo storico inviato Rai Luigi Necco, inoltre, presentando il libro Operazione Teseo racconterà le gesta di Siro Riccioni, un eroe d’Abruzzo in terra di Grecia alla fine della seconda guerra mondiale.
Naturalmente ampio spazio sarà dedicato agli scrittori esordienti con la consegna del premio John Fante opera prima, ispirato dal personaggio in gran parte autobiografico di Arturo Bandini, il giovane che attraverso la scrittura cerca la sua affermazione sociale. A contendersi il titolo quest’anno saranno Luisa Brancaccio con Stanno tutti bene tranne me (Einaudi), Francesco Formaggi con Il casale (Neri Pozza) e Riccardo Romani con Le cose brutte non esistono (66THAND2ND).
Inoltre, per la gioia dei numerosi rancorosi che nei prossimi giorni si spera affolleranno i vicoli e le piazze di Torcelli (come spesso viene indicata Torricella Peligna nei romanzi di Fante) non mancheranno i momenti dei reading, con la partecipazione straordinaria di Dan Fante – figlio di John ed anch’egli scrittore, di cui si potranno apprezzare poesie e racconti inediti –; dei recital, con gli spettacoli serali dei mattatori abruzzesi Nduccio e Domenico Turchi; e delle contaminazioni artistiche tra musica e cinema, con la performance Prologo di Chiedi alla polvere portata in scena dall’attore Giovanni Guidelli con le musiche al pianoforte di Michele Di Toro. Chiuderà questa nona edizione la proiezione dell’ultimo film di Paolo Virzì Il capitale umano, il social noir premiato con il David di Donatello per il miglior film della passata stagione tratto dal romanzo omonimo di Stephen Amidon, presente a Torricella Peligna domenica 24 agosto per parlare, oltre che della sua produzione editoriale, anche del suo amore per l’opera fantiana.