Oltre 1.100 luoghi aperti straordinariamente – circa il 50% dei quali fruibili anche da persone con disabilità fisica – in 430 località sparse in tutte le regioni d’Italia. È la grande bellezza nazionale che da sabato 23 a domenica 24 marzo prossimi il FAI – Fondo Ambiente Italiano metterà a disposizione dei cittadini che abbiano voglia e curiosità di scoprirla grazie alle Giornate di Primavera, la manifestazione giunta alla 27a edizione diventata ormai un appuntamento irripetibile nel nostro panorama culturale, una grandiosa festa mobile e collettiva capace di richiamare nel 2018 solo in Abruzzo oltre 10.000 visitatori.
Proprio in Abruzzo saranno ben 66 i siti aperti in 19 località diffuse nelle quattro province, eccezionalmente visitabili grazie alla spinta organizzativa della Delegazione regionale guidata dal presidente Massimo Lucà Dazio, delle 6 delegazioni provinciali, dei Gruppi Giovani ed all’aiuto di tanti Apprendisti Ciceroni, ovvero studenti di ogni ordine e grado coinvolti insieme ai loro docenti in un progetto di cittadinanza attiva. «Siamo molto soddisfatti del programma di quest’anno – ha detto Massimo Lucà Dazio nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento – con la possibilità di visitare strutture pubbliche e contesti privati altrimenti impossibili da vedere e ammirare, una grande occasione per valorizzare un patrimonio nascosto che potrà essere conservato con il contributo di tutti».
«Sono felice che la prima conferenza stampa ufficiale sia stata per accompagnare questa iniziativa del FAI – ha aggiunto il neo assessore al Turismo e Cultura Mauro Febbo – perché è questo il modo giusto e sostenibile per far conoscere le bellezze dell’Abruzzo, unendo cultura, storia e ambiente con un grande movimento di volontari, privati cittadini e amministrazioni pubbliche che mettono a disposizione e alla portata di tutti le nostre ricchezze artistiche e archeologiche».
Tema (e obiettivo) per il 2019 della grande festa di piazza dedicata ai beni culturali sarà quello di costruire un ideale Ponte tra culture che si proponga di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi, infatti, testimoniano la ricchezza derivata dall’incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi europei, asiatici, americani e africani. Ecco perché in alcuni di questi siti e in alcuni beni FAI le visite saranno curate da centinaia di volontari di origine straniera che racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, ha contribuito a dar vita al patrimonio che abbiamo oggi sotto gli occhi.
In Abruzzo sarà la Delegazione di Teramo a cimentarsi nel progetto grazie ad un incontro previsto a Villa Fiiani a Pineto nel corso del quale, alla presenza dell’assistente alla regia Luca Onorati e dell’ex Ambasciatore d’Italia in Albania Mario Bova, sarà proiettato il documentario “Anija La Nave” che in circa 80 minuti racconta la storia degli sbarchi in Italia ripercorrendo l’insediamento di una numerosa comunità albanese nel territorio di Pineto, in parte ripopolando anche il borgo di Mutignano, che ha così arricchito la propria cultura con quella dell’altra sponda dell’Adriatico.
Di seguito l’elenco in PDF di tutte le aperture in Abruzzo suddivise per provincia. Tra le tante segnaliamo le mostre e le iniziative speciali previste nelle stazioni ferroviarie di Lanciano, Castel Frentano, Archi e Palena per il progetto Il viaggio della memoria; l’originalità della Giostra della Memoria a San Salvo; la visita inedita ai Palazzi Auriti, Vassetti e Vitacolonna a Guardiagrele; il ciclo bizantino-cassinese nell’architettura medievale abruzzese nella Chiesa di Santa Maria ad Cryptas a Fossa (AQ); la scoperta del barocco abruzzese ad Alanno (PE).