«Selvatico è non coltivato, non domestico, ricoperto da selve, anche rozzo; ma c’è la vocale a al posto di una e, così tutto cambia: un salvatico che diventa salvifico, che conduce alla salvezza». Sono le parole di Mario Rigoni Stern a dare forma e sostanza ai prossimi appuntamenti di Salvatica 2021, escursioni narrate nel cuore del Parco nazionale della Maiella tra sentieri antichi di alta e media montagna, boschi, paesaggi agro-pastorali e affacci panoramici, accompagnati dai racconti di Francesca Camilla D’Amico di Bradamante Teatro, narratrice e guida ambientale escursionistica.
Sabato 5 giugno (e poi ancora sabato 17 luglio), alle ore 15, è in programma “Il lato selvaggio” con itinerario dalla Maielletta al rifugio Di Marco. Attraverso un’escursione panoramica adatta a tutti a partire dai 10 anni ci si soffermerà ad osservare il paesaggio e ad ascoltare storie dal wild che raccontano del rapporto tra umani e natura selvaggia in compagnia di brani tratti da autori che si sono confrontati con questo tema, da Erri De Luca a Jack London, fino allo stesso Mario Rigoni Stern ed altri, intrecciando i loro racconti con quelli della Maiella, per riflettere insieme sul futuro delle montagne d’Appennino.
Domenica 6 giugno (ripetuta anche domenica 20 giugno e, a partire dal 15 luglio, tutti i giovedì alle ore 15.30), alle ore 9, sarà la volta di “Lupo, lupino, lupetto, lupone…”. Camminando nel bosco di Lama Bianca ed ascoltando le avventure quotidiane di una famiglia di lupi scritte da Francesca Camilla D’Amico si proverà ad imparare qualcosa sulla loro vita nella natura selvaggia, forse apprendendo al contempo qualcosa di noi stessi che non ancora sappiamo.
Infine sabato 12 giugno, alle ore 15, “La casa del sole” prevederà l’ascolto di storie, canti e leggende di tradizione orale dal mondo agro-pastorale. Percorrendo l’anello di Piano delle Cappelle nel territorio di Roccamorice (sabato 10 luglio, alle ore 9, la stessa escursione percorrerà l’anello di Colle Astoro a Passo Lanciano) si attraverserà un paesaggio costellato di muretti e capanne in pietra a secco, oggi Patrimonio Unesco. Un cultura, quella agro-pastorale, che ha radici profonde, millenarie. Le pietre raccontano il territorio e lo cantano, testimoni di un continuo ciclo di morte e rinascita, di lune, stelle e cavalieri, miti e Madonne, in una sovrapposizione di divinità arcaiche e santi.
Schede dettagliate sui percorsi, contenuti e modalità di prenotazioni sono disponibili al sito www.majambiente.it o contattando direttamente il Centro Visita di Caramanico Terme al numero 085 922343.