Nel dicembre 2010 sono stati pubblicati i primi due volumi della Collana “Storia e Civiltà di Penne” a cura di Luisa Franchi dell’Orto, collana nata per volontà del Cavaliere del Lavoro Lucio Marcotullio, appassionato mecenate dell’area vestina. Raccolgono ed esaminano le testimonianze archeologiche degli ultimi vent’anni (fino all’ottobre 2010) per larga misura inedite, databili fra la tarda età del Bronzo e la fine dell’antichità (secoli XIII a.C.-VII d.C.), relative a Penne e all’area occupata dal popolo dei Vestini
L’area in oggetto, dall’Adriatico spazia ampiamente lungo tutto il corso del Pescara-Aterno, al di qua e al di là della catena del Gran Sasso fino al Sirente e al Fucino. Nei numerosi saggi contenuti nel volume I, Pinna Vestinorum e il popolo dei Vestini, Penne e il territorio vestino sono indagati come parte importante di una ben più vasta compagine, che abbraccia Abruzzo, Marche meridionali e Lazio sabino, accomunata dal dialetto italico testimoniato dalle iscrizioni paleosabelliche. Vi si delinea una civiltà dagli aspetti peculiari, culla di una produzione statuaria originale, aperta alle influenze dell’area balcanico danubiana e, attraverso di essa o direttamente lungo le rotte adriatiche, in contatto con la Grecia e l’Oriente, da un lato, e con l’Europa centro-orientale a nord, dove la grande statuaria vestina (il Guerriero di Capestrano) esercita la sua influenza sulla produzione locale (Guerrieri di Hirschlanden e di Glauberg nel Württemberg). Emerge l’importanza del centro protostorico di Penne che presiede allo scalo marittimo alla foce del Pescara (la futura Ostia Aterni).Nel volume II, Pinna Vestinorum, la città romana, del pari giovandosi di scavi e ricerche inedite e recentissime, sono ricostruiti con straordinaria capillarità il tessuto edilizio e le vicende socio-economiche e culturali di Pinna e del suo territorio, dalle capanne protostoriche vestine (XI-X secolo a.C.) al municipium romano, fino alla tarda antichità (VII secolo d.C.), realizzando una carta archeologica e una pianta dell’insediamento urbano che pochi centri romani, al di sopra dei quali sono sorte le città medievali e moderne, possono vantare. Particolarmente interessante è la messa in luce del sovrapporsi ai culti e ai relativi templi romani dei culti e delle chiese della primitiva cristianità, che a volte con sorprendente continuità conservano nei riti e nelle caratteristiche dei santi tratti consimili delle divinità antiche.
I volumi, realizzati in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Abruzzo e con l’apporto di numerosi Musei nazionali e civici, si giovano di una campagna fotografica inedita e di rara qualità nonché di una suggestiva impaginazione. La loro diffusione a livello nazionale e internazionale è affidata alla Casa Editrice “L’Erma” di Bretschneider.
gli autori
volume I:
Silvano Agostini
Serena Cosentino
Vincenzo d’Ercole
Luisa Franchi dell’Orto
Adriano La Regina
Alberta Martellone
Maria Ruggeri
Andrea R. Staffa
Rosanna Tuteri
Volume II:
Marco Buonocore
Andrea R. Staffa