L’Associazione Artisti per il Matta organizza a partire da metà novembre 2013 il progetto ODISSEA, il cui materiale di analisi è il testo omerico, visto come ricerca dell’oralità, con una tendenza a scoprire quella potenza musicale e seduttiva della voce che la tradizione, a partire da Omero, si è costantemente preoccupata di neutralizzare.
Il progetto ODISSEA è anche un approfondimento del tema del viaggio (interiore e geografico), come esperienza soggettiva insostituibile dell’evoluzione dell’essere umano, e al tempo stesso è una ricerca della metafora dell’artista e del suo desiderio di una patria/ arte mitica, non necessariamente concreta.
Ad Organizzare il progetto ci sono le varie associazioni e gli artisti che compongono l’associazione Artisti per il MATTA, con il contributo anche di artisti e realtà culturali esterne e di studiosi di fama.
Gli spettatori e gli artisti andranno di pari passo in un processo creativo da una parte e dall’altra in una formazione all’acquisizione dei codici di lettura dello spettacolo contemporaneo.
Si tratta dunque di un progetto innovativo con cui si intende indagare la parola dalla prospettiva della voce invece che del linguaggio, seguendo un filone di riflessione contemporanea (Julia Kristeva. Hélène Cissoux, Roland Barthes) : la voce, più che opporsi alla scrittura, si oppone al linguaggio, ai suoi canoni disciplinanti, al gendarme della grammatica e della sintassi.
La voce penetra e invade la scrittura come testo poetico : tessitura ritmica e musicale, vocalità e testualità. La parola, anche quella scritta, viene indagata nella sua matrice sonora.
Nel mondo umano il racconto di storie non consiste nel comunicare ciò che si è visto ma nel trasmettere ciò che si è sentito (Deleuze).
In Omero il canto poetico suscita invece visioni. Il canto come voce recupera così anche l’orizzonte visivo che garantisce lo statuto realistico della storia.
La storia come ogni storia è fatta di un mondo di cose, di volti, di nomi, di azioni e di discorsi. Ed è fatta anche di suoni e di rumori, come il frastuono delle armi e lo scalpiccio dei cavalli.