Testo di Luana Cicchella e Stefano de Pamphilis
Una raccolta dell”800 in mostra solo per una notte.
Questa esposizione nasce dal sogno di poter tornare indietro nel tempo, anche solo per una notte per immergersi nelle atmosfere di quel momento in cui la bellezza era più importante dell’utilità, l’impegno più importante del lucro e l’unico limite alle proprie possibilità era la fantasia. Le opere svelate, raccontano storie di un tempo che se pur passato, vive quotidianamente nel presente, quando i circoli erano come Facebook, i pennelli l’obiettivo di macchine fotografiche e quando le mani creavano più di una tastiera. Questa collezione, raccolta a cavallo tra i secoli dell’antico e del moderno da Ignazio Cerasoli, è uno scorcio di un momento storico in cui un vortice di idee, creatività e sviluppo investì la regione Abruzzo. E se qualcuno dovesse obiettare che esistono personalità e collezioni di gran lunga più importanti è bene ricordare che ogni singola meravigliosa piuma crea la livrea variopinta di un pavone e che un’eco di voci grida più forte: ”Repetita Juvant!”.
Un’esposizione quindi, che offre a curiosi, conoscitori e appassionati d’arte l’opportunità unica di ammirare opere di una collezione privata, ed in quanto tali non pubblicamente fruibili, godibili di consueto solo da un ristretto pubblico. Si tratta di una speciale raccolta pittorica, grafica e documentaria che da decenni è orgogliosamente custodita dai discendenti dell’uomo che in origine ne fu il proprietario, Ignazio Cerasoli. Questi, fine intellettuale e sensibile conoscitore del territorio e della cultura abruzzese, tra la fine dell‘800 e l’inizio del ‘900, fu a stretto contatto con alcuni degli autori delle opere esposte. Si tratta di acquisizioni e forse anche omaggi che gli stessi artisti fecero al Ceasoli, come del resto sembrano evidenziare le dediche presenti su alcuni degli oggetti in mostra. L’occasione espositiva palesa come spesso siano i detentori stessi di tali tesori i primi a volerli svelare, facendosi promotori di iniziative attraverso le quali mostrare e valorizzare i beni da loro custoditi. Il superamento dell’esclusivismo, unito alla volontà compiaciuta di rivelare ciò che con cura custodiscono, trasformano così il piacere privato in pubblico godimento. Un intento facilmente associabile ad una personalità come quella di Ignazio Cerasoli, scrittore e generoso benefattore di artisti, impegnato per tutta la vita nella promozione e diffusione della cultura.