Lago di Barrea
Il lago artificiale di Barrea è situato all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, nella Comunità Montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia. Esso fu creato nel 1951 dallo sbarramento del fiume Sangro presso la foce di Barrea e sulle sue fredde acque si affacciano i borghi di Barrea, Civitella Alfedena e Villetta Barrea.
Lago di Bomba
Il lago di Bomba è un lago artificiale (lungo poco più di dieci chilometri e largo circa cinque) creato sul fiume Sangro da una diga (iniziata nel 1956 e terminata nel 1962) nel territorio del comune di Bomba, che gli ha offerto per l’appunto il nome con cui viene definito nell’accezione comune e popolare. In realtà la denominazione ufficiale è quella di lago del Sangro. Per giunta, poiché vi si affacciano numerosi comuni del chietino, ciascuno di essi tende a rinominarlo in: lago di Villa Santa Maria, lago di Pietraferrazana, lago di Colledimezzo e lago di Pennadomo.
Il bacino si apre su pendii di “argille scagliose”, mentre sul fianco sinistro della diga affiora un massiccio calcareo. La diga artificiale canalizza l’acqua del fiume per inviarla alla centrale idroelettrica nel territorio del comune di Altino, in cui arrivano anche le acque del fiume Aventino, raccolte a loro volta dal lago di Casoli. Il lago di Bomba è meta di turismo estivo e di pesca; dalla sponda meridionale si può ammirare la vista mozzafiato della Majella. Il bacino è anche campo di gara ufficiale di canoa e canottaggio; e nel 2009 si svolgeranno le gare dei Giochi del Mediterraneo assegnati a Pescara.
Laghi di Campo Imperatore
La vasta e suggestiva piana di Campo Imperatore, l’immenso altopiano che si apre alle spalle della catena del Gran Sasso, luogo così emozionante da essere stato definito il “piccolo Tibet”, è punteggiata da numerosi e minuscoli specchi d’acqua, alcuni perenni, altri di breve vita stagionale legata allo sciogliersi delle nevi invernali. Li si scopre osservando foto aeree della zona e alcuni di essi hanno anche un nome. Si devono alla natura carsica e glaciale di questo ampio territorio di alta quota, plasmata per milioni di anni da forze geologiche e naturali immense.
Alcuni di essi si scorgono viaggiando lungo la strada che sale da Fonte Cerreto, sulla destra, dopo il bivio per Montecristo; il più celebre si trova accanto alla strada che porta agli alberghi e ha nome lago di Pietranzoni. Altri si aprono nei pressi dei borghi che si trovano ai piedi dell’altopiano, come il lago di Santo Stefano di Sessanio e quello di Calascio. Alcuni sono solo piccole pozze primaverili, fugaci ma assai ricche di vita, che appaiono poco distante dal bivio per scendere (o salire) da Santo Stefano. Tutti sono comunque specchi fantastici nei quali si riflette l’emozionante natura del Gran Sasso.
Lago di Campotosto
Con la sua superficie di oltre 1400 km quadrati, il lago di Campotosto risulta essere il più grande lago artificiale dell’Abruzzo. Si trova in provincia dell’Aquila, a una quota media di 1313 metri, e ha una lunga storia. Il ritiro dei ghiacci, successivo alla fine dell’era glaciale, aveva lasciato nella zona un piccolo bacino paludoso con forma di doppia Y. Tra gli anni ’30 e ‘40 del XX secolo, grazie alla contemporanea costruzione di ben tre dighe, l’intera valle venne allagata per creare un grande lago artificiale, dal bacino con la ormai nota forma di una V, che aveva lo scopo di garantire il funzionamento delle centrali idroelettriche della sottostante valle del Vomano. Le sue acque hanno coperto una vasta area che per molti anni era stata luogo di estrazione della torba, fonte di ricchezza per le povere popolazioni locali e combustibile per le aziende dell’aquilano. Il paesaggio è davvero suggestivo: in inverno il lago è completamente ghiacciato mentre in autunno i boschi si “coprono” dei colori tipici della stagione. Il lungolago, lungo circa 40 km, è la meta desiderata durante la stagione estiva per passeggiate a piedi o in bicicletta e si presta al cicloturismo.
Lago di Casoli
Nel comune di Casoli in provincia di Chieti si apre il bel lago Sant’Angelo (detto anche lago di Casoli). È un bacino artificiale creato nel 1958 dallo sbarramento del fiume Aventino per l’alimentazione della centrale elettrica Acea di Selva d’Altino. La sua posizione è molto suggestiva: circondato da un’ampia lecceta è dominato dalla torre di Prata (la Torretta), ha una splendida vista sul versante orientale della Majella e, oggi, costituisce un habitat interessante per flora e fauna tipiche della zona.
Lago di Penne
La Riserva nasce nel 1987 a tutela del bacino artificiale ad uso irriguo dell’omonimo lago che già dai primi anni 80, un piccolo gruppo di naturalisti aveva visto popolarsi di interessanti specie di uccelli. Attualmente l’area della Riserva ricade nel territorio del comune di Penne, confinando con i comuni di Farindola e Montebello di Bertona estendendosi per circa 1300 ha ai piedi della catena del Gran Sasso. Per la posizione geografica e per le caratteristiche ambientali l’area del lago di Penne presenta un’ampia varietà di habitat, riuscendo ad accogliere numerose specie animali soprattutto ornitiche (circa 250), tra cui la Nitticora e la Gru. Le comunità vegetali più interessanti si sviluppano lungo l’area ripariale dei due affluenti principali, Gallero e Tavo che presentano fitte formazioni arboree a galleria, costituite in prevalenza da Salice bianco, Salice eleagno, Pioppo bianco e Pioppo tremulo, il cui tenero legno dei tronchi marcescenti ospita nidi di Picchio rosso, ed altre specie vegetali importanti tra cui il Salix apennina endemismo della penisola italiana. Un importante fattore che stimola la crescita della biodiversità dell’area protetta è la vicinanza territoriale con i territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con i quali è in connessione ecologica attraverso i fiumi Tavo e Gallero. Grazie a ciò un gran numero di specie animali riesce a trovare nuove opportunità di habitat nei settori a valle delle dense faggete montane. Tra le specie più importanti si citano il Gatto selvatico di cui si hanno avvistamenti certi all’interno della Riserva, il Capriolo, tornato ad abitare stabilmente gli ecosistemi agricoli di questo fondovalle fluviale, e diverse specie di micromammiferi tra cui il Quercino.
Lago di Piaganini
Il lago di Piaganini è un bacino artificiale lungo circa 400 m, profondo e largo tra i 20 e i 25. Assolutamente sconsigliato per qualsiasi attività turistica e balneare, rappresenta invece un discreto luogo di pesca sportiva. La sua sponda sinistra è infatti pescabile in numerosi punti, mentre la sponda opposta risulta inaccessibile, poiché è invasa da un fitto bosco e scende a picco sul lago. Il fondale è fangoso con presenza di fogliame, che, quando il livello del lago è basso, risale in superficie sotto forma di grossi ammassi. In questo bacino è vietata qualsiasi forma di pasturazione ed è permesso pescare con una sola canna a esche naturali.
Lago di Provvidenza
Il lago di Provvidenza è un bacino artificiale che si trova alla confluenza del torrente Chiarino con il fiume Vomano. Rappresenta il punto di sbocco della valle del Chiarino, un luogo di natura incantevole e protetta che offre una lunga escursione nel verde: dalla restaurata chiesetta di San Martino, dove è possibile sostare, si sale passando accanto alle Prese dell’Acquedotto del Chiarino fino al Piano del Castrato davanti alla ripida Cresta Ovest di Monte Corvo. Poco più avanti si incontra il rifugio Fioretti, nei pressi dei ruderi della Masseria Vaccareccia, dove è possibile concludere l’escursione.
Lago di San Domenico
Lungo la strada che collega Anversa degli Abruzzi con Scanno, all’altezza del borgo di Villalago, si apre tra le rocce a strapiombo il bel lago di San Domenico, nei cui pressi si trova l’eremo omonimo. Si tratta di un piccolo bacino artificiale creato con una diga, allo scopo di produrre energia elettrica, posta lungo il corso del fiume Sagittario. Nel lago si gettano anche piccoli affluenti come le cascatelle della sorgente Sega e il fiumiciattolo di Prato Cardoso. La flora che ne abita le acque è la stessa del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, con uccelli come germani reali e simili, e pesci quali persici e trote. Sulle rive scendono spesso volpi, scoiattoli, ghiri e a volte orsi e lupi. Sul lato di Prato Cardoso si apre una spiaggetta, ma vige il divieto assoluto di balneazione e pesca.
Lago di Scanno
Tra i monti dell’alta valle del fiume Sagittario è possibile ammirare la forma di cuore creata nel verde dei boschi circostanti dal lago di Scanno, il più grande della regione, situato a 930 metri di quota. Il bacino è stato creato da una frana, staccatasi dal vicino Monte Rava, che ostruì il corso del fiume Tasso; per lungo tempo si è pensato che fosse collegata al terremoto del 217 a.C. di cui fa menzione Tito Livio, ma recenti studi hanno svelato che il grande crollo risalirebbe al periodo postglaciale-miocenico. Il punto di distacco della frana si chiama, guarda caso, Frattura e ospita i resti di un piccolo borgo ormai quasi abbandonato: Frattura Vecchia. Il lago ha coste molto piccole tra la Montagna Grande e il Monte Genzana e non ha emissari apparenti perché il fiume Sagittario percorre un tratto sotterraneo, a causa di un fenomeno carsico, ed esce dal terreno poco più a valle. La fauna che lo abita è composta da germani reali e numerose varietà di anatre selvatiche, falchi pellegrini e di palude, allocchi, gufi, astori, aquile e molte specie di passeriformi; nelle acque vivono persici reali e trote.
Lago di Serranella
Il lago di Serranella nasce nel 1990, nel territorio del comuni chietini di Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro, alla confluenza tra i fiumi Sangro e Aventino, creando una riserva naturale controllata e protetta (estensione di circa 300 ettari) tra le più importanti dell’Abruzzo. Tra le specie vegetali che vi crescono, una presenza importante è quella dell’elleborina palustre, ma sono degne di nota anche la farnia, l’ontano nero, e diverse specie di salici e pioppi. In località Sant’Eusanio del Sangro è stato realizzato un centro di recupero di tartarughe d’acqua dolce chiamato EMYS Abruzzo, dove si stanno riproducendo esemplari autoctoni.
Lago di Sinizzo
A poca distanza dal bel borgo di San Demetrio ne’ Vestini, si trova il piccolo lago di Sinizzo. Questo splendido specchio d’acqua, alimentato da due sorgenti di acqua potabile, l’Acquatina e la Sinizzo, è balneabile. È un punto di sosta ideale grazie alla bellezza del paesaggio, con le sue verdi rive ombreggiate da salici piangenti. Non lontano si trovano le Grotte di Stiffe, aperte tutto l’anno, che offrono suggestivi scenari tra stalattiti, stalagmiti e cascatelle e nel periodo primaverile si fanno apprezzare maggiormente per i giochi d’acqua creati dal fiume sotterraneo.
Lago del Sirente
Nel cuore delle montagne del parco regionale del Sirente-Velino, nella piana dei Prati del Sirente, c’è un piccolo lago dallo stesso nome, di forma circolare con un diametro di circa 140 metri, nato su sedimenti non rocciosi e dalla struttura di origine glaciale. Dopo anni di studi alcuni ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che il lago del Sirente sia il primo cratere da impatto da meteorite riconosciuto in Italia. Si tratta di una teoria affascinante, ma che al momento non ha trovato riscontri scientifici, e sembrerebbe invece smentita da altri rilievi geologici.
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