Ospitato nei locali della fortezza spagnola, il museo delle Armi e delle Mappe antiche inerenti la storia di Civitella del Tronto è stato inaugurato nel 1988 ed oggi è annoverato tra i musei di prima categoria della Regione Abruzzo.
Il percorso museale si articola attraverso otto ambienti che un tempo erano destinati a locali di servizio ed alloggi per i militari, di cui cinque – disposti su due piani – utilizzati per la mostra permanente e tre utilizzati per mostre temporanee (nei locali un tempo destinati ad alloggi per ufficiali).
L’allestimento inizia al piano terra con la presentazione di alcuni cannoni – con datazioni a partire dal XVII secolo – di cui uno utilizzato durante la campagna in Italia di Napoleone e diverse palle di cannone, rinvenute nell’area della fortezza durante i lavori di restauro.
Continuando la visita al piano superiore, in un primo locale si possono ammirare, tra le altre cose, una divisa pontificia da diplomatico, un elmo papalino del 1848, armi e documenti riconducibili ai Savoia e a Garibaldi. Di seguito si incontra la stanza cosiddetta risorgimentale, in cui sono conservate diverse armi degli eserciti sabaudo e borbonico, soprattutto fucili, pistole, sciabole e baionette. Alle pareti si possono ammirare interessanti documenti, tra cui un disegno di Civitella del Tronto, risalente al 1557 e la riproduzione di un dipinto del pittore Carlo Bossoli che ritrae la fortezza prima della definitiva resa del 1861.
L’esposizione continua poi con la presentazione di una colonna di travertino cui era attribuita la funzione di segnare il confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio e che dunque reca da un lato lo stemma dei Borboni e dall’altro le chiavi incrociate, simbolo dello Stato pontificio. Infine, sono presentate in apposite vetrine, le armi più antiche della collezione, datate a partire dal XV secolo e alcune carte austriache -realizzate dal maggiore Geisdorf- che riproducono la fortezza e il centro abitato di Civitella al 1821.