In campo da oltre trent’anni con più di 10.000 progetti sparsi in 160 Paesi nel mondo ed il coinvolgimento di 1 milione di attivisti impegnati nel garantire a tutti il diritto ad un cibo «buono, pulito e giusto», l’associazione internazionale no profit Slow Food chiama a raccolta anche in Abruzzo e Molise i suoi associati per rilanciare in ambito locale i temi della difesa della biodiversità, dell’educazione al gusto e della tutela ambientale attraverso il dialogo con le istituzioni, le aziende private ed i singoli cittadini, per essere ancora una volta attori del cambiamento verso un sistema alimentare e sociale che sia equo e rispettoso degli ecosistemi.
Seppur in modalità virtuale, grazie all’ausilio di piattaforme digitali nei prossimi giorni quindi si svolgeranno i congressi delle dieci Condotte abruzzesi e delle tre molisane. Una volta ultimato entro fine marzo il passaggio associativo che porterà all’elezione dei delegati dell’assemblea regionale, ci si darà appuntamento al Congresso regionale – già fissato per il prossimo 18 aprile – ed infine a quello nazionale, previsto nel mese di giugno a Genova.
«Noi della rete giovani di Slow Food – afferma Laura La Spada della Condotta di Chieti – il 19 marzo scorso siamo stati al fianco delle ragazze e dei ragazzi del Fridays For Future Italia nello sciopero globale per l’azzeramento delle emissioni di gas serra, causa principale della crisi climatica. Le nostre voci chiedono azioni immediate e concrete con l’utilizzo dei fondi del Next Generation Eu».
Numerosi sono i progetti che i soci abruzzesi dell’associazione fondata da Carlo Petrini sostengono sul territorio per la salvaguardia della biodiversità agricola e zootecnica. Tra questi, la tutela di ben 18 Presìdi, la costituzione di oltre 20 Comunità di prodotto, gli Orti scolastici, gli itinerari dello Slow Food Travel, l’Alleanza dei Cuochi.
«Per noi attivisti di Slow Food – spiega Rita Salvatore della Condotta dell’Aquila – progettare significa soprattutto continuare a presidiare i territori più fragili. Lo facciamo sostenendo le micro produzioni alimentari, difendendo il lavoro degli agricoltori custodi di biodiversità, favorendo i processi di attivazione delle micro filiere, lottando contro lo spreco alimentare. Cerchiamo insomma di costruire un modo migliore a partire dalle scelte che riguardano quello che mangiamo tutti i giorni».
Guidato fino al congresso di metà aprile dall’avvocato teatino Eliodoro D’Orazio, portavoce del comitato esecutivo regionale composto da Manuela Cozzi, Giorgio Davini, Aurelio Manzi, Loredana Pietroniro e Francesca Valente, Slow Food Abruzzo si pone come interlocutore con altre realtà associative come Legambiente, il FAI, Libera, Italia Nostra ed il, WWF, per creare una vera e propria filiera di azioni che lavorino su obiettivi comuni.