Sarà disponibile in edicola ed in libreria dal prossimo mercoledì 31 marzo (ed a seguire in vendita anche on line) la nuova guida di Repubblica dedicata interamente alle bellezze naturalistiche (e non solo) del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
La pubblicazione giunge alla vigilia di un anniversario importante per il Pnalm come il centenario dalla sua istituzione – previsto nel corso del 2022 – cercando di raccontare pagina dopo pagina ogni frammento della propria ricchezza, dalle origini storiche alle attività da svolgere all’aria aperta, dalla biodiversità ambientale alle tradizioni senza tempo custodite tra le pietre dei 24 borghi incantati che puntellano l’area naturalistica, dalle faggete vetuste patrimonio dell’Unesco ai grandi sapori offerti dai frutti della terra che qui vengono prodotti.
Ad aprire il volume la testimonianza di Dacia Maraini, scrittrice da decenni legata a Pescasseroli: «Per me queste montagne rappresentano la pace, il silenzio, la concentrazione. In questo paese ho trovato tanta cura del territorio, tanta accoglienza e tanta buona volontà. Mi sono fatta molti amici e mi considero parte della comunità». E poi la voce del regista Riccardo Milani, della conduttrice tv Licia Colò e della regista Silvia Scola, che racconta dei viaggi nella natura in compagnia di suo padre Ettore, di sua sorella Paola e della madre Gigliola. Ancora, le parole di Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del WWF, che del parco è stato presidente dal 1995 al 2005, e dell’attrice Piera Degli Esposti.
Vengono indicati oltre 70 ristoranti, più di 110 indirizzi dove dormire – compresi i rifugi – e circa 50 luoghi del gusto in cui trovare golosi souvenir. E poi gli itinerari da percorrere a piedi e le attività da svolgere in inverno, i percorsi ciclabili e gli itinerari culturali, fino ai focus sulle feste di piazza ed alle scoperte degli antichi mestieri. Il volume si chiude con le ricette degli chef e i piatti della memoria restituiti dagli antichi ricettari di famiglia.
«Le Guide di Repubblica – afferma nella sua introduzione il direttore Giuseppe Cerasa – vogliono celebrare il parco offrendo un panorama di colori, di volti, di personaggi, di itinerari, di flora e fauna, di presidi battezzati dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, luoghi della transumanza e della pastorizia, faggete mozzafiato, luoghi di produzioni di eccellenza e di borghi incontaminati, luoghi della memoria più autentica del Paese e di testimonianze della storia e della cultura anche religiosa che hanno gelosamente conservato le loro profonde radici».