Ideato dal giornalista abruzzese Massimo Di Cintio con il supporto della Federazione Italiana Cuochi, il congresso di cucina è stato premiato per la categoria Evento enogastronomico dell’anno durante la serata di gala della terza edizione degli Awards 2020 Food and Travel Italia, il primo e più autorevole riconoscimento in Italia dedicato alla community del food&beverage, viaggi gourmet e turismo di alto profilo. A determinare i finalisti sono stati i voti dei lettori sul sito web della rivista.
Dopo sei edizioni in Abruzzo, tre nelle Marche e una in Puglia, oltre 200 cuochi saliti sul palco, Meet in Cucina continua a stimolare in maniera diffusa il concetto di qualità della proposta gastronomica e dell’accoglienza attraverso il trasferimento delle conoscenze e delle esperienze dai cuochi-ristoratori di successo al maggior numero di colleghi, divulgando l’adozione di “buone idee e buone pratiche” e contribuendo all’evoluzione del settore, anche grazie ad interessanti iniziative collaterali.
«È un premio inaspettato e molto gradito – ha dichiarato Massimo Di Cintio –. Quando nel 2014 è partita questa carovana non mi sarei mai immaginato di poter arrivare sin qui. Mi rifaccio al claim degli Awards 2020, all’importanza dell’unione, della coesione, della squadra, perché se oggi riceviamo questo premio è solo per merito dei quattro pilastri che sorreggono Meet in Cucina ovvero la Federazione Italiana Cuochi, partner ufficiale dell’evento, che ci è sempre vicina in tutte le regioni; i miei preziosi collaboratori; le istituzioni e le aziende che ci accompagnano in questi grandi eventi. Ringrazio soprattutto i cuochi per la loro disponibilità, perché dopo anni continuano a mettersi in gioco con noi, anche in situazioni a volte estreme, al fine unico di far conoscere i tesori meravigliosi della nostra Italia, della nostra terra, così ricca e ancora tutta da scoprire, da raccontare».
Tra i cuochi ad aver calcato negli anni il palco di Meet in Cucina, alcuni dei migliori esponenti della cucina italiana contemporanea, da Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena) a Pino Cuttaia (La Madia, Licata), da Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba) a Mauro Colagreco (Mirazur, Mentone), da Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia) a Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore, Marzocca), da Valentino Marcattilii (San Domenica, Imola) a Philippe Léveillé (Miramonti L’Altro, Concesio). Ogni edizione ha rappresentato un momento di crescita culturale e professionale, aumentando la qualità e l’ampiezza dell’offerta della ristorazione e dei settori afferenti in senso ampio – comprendendo tutte le attività di somministrazione e produttive legate all’agricoltura, alla pesca ma anche all’industria alimentare, al turismo e al commercio – con il risultato di una più elevata capacità di attrazione turistica regionale, con beneficio per i consumi e per l’economia del territorio.