testo di Ivan Masciovecchio.
Preceduta da una conferenza stampa di presentazione e dalla conseguente cerimonia di consegna dei MuDi Sirente Awards – riconoscimento speciale ideato per onorare e ringraziare tutti coloro che quotidianamente contribuiscono alla promozione dei luoghi e dei valori fondanti di questo progetto di rinascita –, in programma tra le vigne dell’azienda agricola Vigna di More dalle quali la volitiva Adriana Tronca ricava eroicamente i suoi vini fermi e spumanti di grande personalità, il prossimo sabato 21 settembre, dalle ore 17, nella frazione di Goriano Valli del comune di Tione degli Abruzzi (AQ) sarà inaugurato al pubblico il MuDi Museo Diffuso del Parco Sirente Velino.
Ideato da Fausto Di Giulio e realizzato grazie al supporto delle istituzioni pubbliche – dalla Regione Abruzzo all’Ente Parco fino all’amministrazione provinciale e comunale –, oltre che da alcuni partner privati, e coordinato dalla cooperativa di comunità Cuore delle Valli, il progetto MuDi nasce soprattutto grazie al contributo e alla dedizione della comunità gorianese di emigranti e restanti che, con destini diversi, da questi borghi interni d’Appennino sono stati costretti ad andare via oppure hanno scelto di continuare a viverci nonostante tutto. Rappresenta una sorta di atto di restituzione di valore al territorio effettuato con il duplice obiettivo sia di preservare le ultime tracce di una cultura montana millenaria destinata altrimenti inevitabilmente all’oblio, sia di sviluppare opportunità turistico-lavorative e imprenditoriali per cercare di contrastare lo spopolamento inesorabile che affligge le aree interne, non solo d’Abruzzo.
Nel complesso il MuDi Museo Diffuso del Parco Sirente Velino è composto da 15 stazioni dislocate tra il borgo e i dintorni di Goriano Valli, ognuna collegata a figure o concetti simbolici della cultura locale, offrendo al visitatore un vero e proprio viaggio emotivo e immersivo nel patrimonio immateriale e naturale della zona. Tra le altre troviamo la Bottega del dopoguerra dedicata all’economia circolare, ospitata dove era realmente presente un emporio attivo fino alla fine degli anni Sessanta, tempi in cui il riuso e il riciclo erano pratiche comuni e necessarie; la Cancella Rinascimentale rivolta agli artigiani gorianesi, dai fabbri agli scalpellini, fino ai falegnami, autentici pilastri della comunità; la Casa Medievale, forse la più piccola al mondo con i suoi otto metri quadrati di superficie.
E poi ancora la Stalla dell’Asino consacrata a Celestino V e alla sua scelta di umiltà; la Stalla delle Pecore e delle Capre che celebra la migranza e il Pagliaio che, al contrario, evoca la restanza; la Cantina Annonnasè che rende omaggio alle donne del paese, esempio di resilienza e coraggio; la Cantinola del Vino dedicata ai momenti conviviali che caratterizzavano la vita di un tempo, dalle vendemmie collettive alle serate passate insieme a raccontarsi storie e condividere pensieri. Fino alla Torre Medievale, edificata a scopo militare e di avvistamento nei pressi di un dirupo fuori dall’abitato, in comunicazione con il vicino borgo di Beffi, nel comune di Acciano.
Nel solco dei valori fondanti che per secoli hanno guidato le accoglienti genti dell’Aterno, vale a dire generosità, gratitudine e spirito collaborativo, il MuDi si propone di essere non solo un museo etno-antropologico diffuso nel territorio del Parco Sirente Velino, ma un esempio virtuoso di come attraverso, appunto, la collaborazione e la grandezza d’animo, si possano realizzare progetti ambiziosi e multiculturali di rinascita e rivitalizzazione a beneficio di tutti. Al fine di garantire un’esperienza adeguata, le visite si svolgeranno esclusivamente su prenotazione. Gli orari di apertura verranno comunicati successivamente all’inaugurazione. Info al numero 351 9256889 (anche WhatsApp) oppure alla mail info@mudimuseo.it