Sarà inaugurata sabato 11 marzo, alle ore 18, alla galleria d’arte “Mirò“ di Teramo, una personale di Silvio Cortellini, artista la cui opera e la cui esistenza sono indissolubilmente legate agli ambienti e alla natura del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Pittore e scultore, Cortellini lavora per l’Ente Parco, frequentando assiduamente quegli stessi luoghi che ispirano la sua espressione artistica e in cui vive ed opera nel territorio di Fano Adriano.
L’artista, che torna a Teramo dopo i successi di alcune recenti mostre newyorkesi, ha iniziato a dipingere appena tredicenne con il pittore romano Alessio Menghini, prima di iscriversi nel 1969 al Liceo Artistico di Teramo, ma è dal pittore Guido Montauti che ha ricevuto l’eredità più determinante e duratura, essendone stato, per stessa ammissione del Maestro che fondò il movimento artistico del “Pastore Bianco”, “l’allievo prediletto e più apprezzato”.
«Nella pittura bianca – scrive infatti Montauti nel 1978 – una pittura davvero tutta bianca che esprime il massimo della luce e che raggiunge serenità soprannaturali mai conosciute prima, Cortellini è un mio seguace …volto alla luce delle cime che circondano la sua casa di Fano Adriano, in un “coro” rischioso e sconvolgente».
«Parlare di Silvio Cortellini come persona e come artista – ha scritto l’archeologo Vincenzo Torrieri, amico ed interprete critico dell’artista – è difficile in quanto ci troviamo di fronte a uno degli esponenti più complessi e validi della ricerca figurativa locale…una ricerca che si pone davanti alla tensione massima dell’uomo, attraverso segni che raccoglie dalle forme sparse del suo universo e che traduce in linguaggio universale».
Il Presidente del Parco, Tommaso Navarra, esprime “un plauso, personale e a nome dell’Ente, augurando il miglior successo a Cortellini, artista che, seppur figlio di una tradizione tanto prestigiosa, in umiltà e generosità ha permeato della sua azione il territorio del Parco, impreziosendone gli ambienti con le sue opere, come nel caso della grande scultura realizzata per il Centro Floristico dell’Appennino all’interno dell’Orto Botanico di Barisciano”.
La mostra resterà aperta presso la Galleria Mirò (Viale Crucioli, 140) fino al 26 marzo.