testo e foto di Ivan Masciovecchio.
Dopo aver gustato i sapori d’estate durante la prima edizione andata in scena lo scorso mese di luglio, da martedì 25 settembre a domenica 7 ottobre nei ristoranti della provincia di Chieti aderenti al progetto (leggi qui l’elenco completo) saranno disponibili i nuovi menù autunnali ideati nell’ambito de Le Stagioni del Mare. Dalla rete al piatto.
L’iniziativa promossa dal Flag Costa dei Trabocchi in sinergia con Slow Food Lanciano, Confcommercio, Confesercenti, il coinvolgimento attivo degli operatori della ristorazione e con il contributo dell’azienda Codice CITRA di Ortona – che per questo secondo appuntamento ha esteso la durata a due settimane – nasce con l’intento di riscoprire il valore della cucina marinara abruzzese attraverso la promozione del pescato dell’Adriatico e della sua stagionalità, favorendo l’integrazione e la collaborazione tra la pesca ed altri settori produttivi come l’artigianato e il turismo e sostenendo al contempo il processo di identificazione e sviluppo dell’immagine della Costa dei Trabocchi.
Nel corso della insolita conferenza stampa di presentazione dell’evento – svoltasi a bordo dell’imbarcazione Flying Fish di Ortona al cospetto del Trabocco del Turchino di San Vito Chietino, raggiunto dopo una breve uscita in mare con partenza dal porto di Ortona – il presidente del Flag Costa dei Trabocchi Franco Ricci ha affermato che «con questa attività vorremmo sensibilizzare da un lato i ristoratori ad utilizzare il pescato del nostro mare e dall’altro i consumatori a conoscere e riconoscere in futuro il pesce fresco e locale, salvaguardando anche il lavoro dei pescatori della piccola pesca in grado di garantire stagionalità, sostenibilità e freschezza del prodotto. Tenendo ben presente – ha proseguito – che circa l’80% del pesce che consumiamo è di importazione e che nel restante 20%, a livello di quantità di pescato, la piccola pesca rappresenta soltanto un altrettanto misero 20%».
Presenti all’incontro anche i rappresentanti degli altri enti partner dell’evento, dal responsabile della comunicazione di Slow Food Abruzzo-Molise e consigliere del Flag, Raffaele Cavallo, al vicepresidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Lido Legnini; dal presidente regionale della FIESA (Federazione Italiana Esercenti Specialisti dell’Alimentazione) Confesercenti, Vinceslao Ruccolo, al docente della facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo, Pietro Giorgio Tiscar il quale, nel corso del suo intervento, ha tenuto a ribadire la volontà dell’ateneo teramano di contribuire allo sviluppo del territorio, «come nel caso della ricerca in corso sulle ostriche piatte», rimarcando al contempo le proprietà nutrizionali del pesce – dall’alta digeribilità alla presenza di grassi polinsaturi, vitamine e sali minerali benefici per l’organismo – e di conseguenza l’importanza di introdurne il giusto quantitativo nella propria alimentazione, «almeno due-tre volte alla settimana secondo quanto riportato dai protocolli alimentari. Il consumo di pesce fa dunque bene – ha concluso –, in particolare quello locale, pescato con tecniche poco impattanti che consentono di preservare non solo la salute, ma il nostro ambiente e soprattutto la nostra identità».
Passando dalle parole ai fatti, durante il rientro in porto, sono stati serviti Spiedini di alici, Polpo al rosmarino con vellutata di patate profumate allo zafferano, Sagnette di Solina con ceci e ragù di sua maestà la triglia, pesce autunnale per eccellenza, preparati a bordo dallo chef Armando Carusi del ristorante Al Vecchio Teatro di Ortona. Finale dolce con Nevole ortonesi e crema pasticcera. In abbinamento i vini Montepulciano e Cerasuolo d’Abruzzo, Passerina e Pecorino della linea Ferzo della Cantina Citra, sponsor enologico della manifestazione.