Quando Ugo Del Castello racconta della “sua” Roccaraso, quelle che evoca sono immagini intense come la storia di questo territorio affascinante, poetiche come il profilo che il borgo roccolano offre di sé già al primo sguardo, un amore a prima vista che non si può dimenticare
testo di Maria Orlandi
Inizia così la favola della Pulsatilla di Roccaraso, in un giorno di maggio durante una escursione di Ugo Del Castello verso il Monte Greco. Attraversando la Valle delle Gravare nella zona in cui si “sgomitola” la Pista Azzurra, tra le chiazze di neve non ancora vinte dal sole, facevano capolino alcune singolari macchie bianche; a prima vista anch’esse sembravano formazioni di ghiaccio come le altre, ma il fremito leggero del vento le percorreva provocando un movimento sussultorio: non era neve, ma una moltitudine di grandi fiori bianchi e carnosi che palpitavano silenziosamente sui loro gambi incerti. La Pulsatilla, con la sua corolla composta da sette ampi petali bianchi a cingere un cuore di pistilli gialli, prende il nome proprio dal particolare movimento, per cui sembra pulsare ad ogni soffio di vento. Germoglia quando ancora la neve copre ogni cosa e si difende dal freddo grazie alla buffa peluria che ricopre il gambo.
Sorpreso da quell’incontro imprevisto con un fiore fino ad allora a lui sconosciuto, fece alcuni scatti con la macchina fotografica per portarne con sé il ricordo.
Qualche tempo dopo, l’immagine di questo semplice fiore suggerì la poetica narrazione che Ugo Del Castello fece della storia di Roccaraso, immaginando l’arrivo di una ferruginosa vaporiera, nel lontano 1897, che sbuffando nero fumo dipingeva sui petali immacolati della Pulsatilla i momenti più importanti della storia turistica e sciistica di Roccaraso. Vicende umane ed eventi storici ricostruiti meticolosamente e narrati nei suoi scritti dedicati a Roccaraso, una magia evocata dalla locomotiva che non poteva esaurirsi né trovare pace.
“La mia mente era alla ricerca dell’oggetto che immortalasse definitivamente questa bella e affascinante storia – racconta Ugo Del Castello -. Pensando a tutte quelle località turistiche che hanno un simbolo che le contraddistingue nell’immaginario dei turisti, mi è tornata in mente la Pulsatilla così come l’avevo rappresentata e pensai ad un gioiello prima e a un dolce poi.
Proposi a Franco Coccopalmeri, orafo di Roccaraso, di provare a rappresentare la Pulsatilla utilizzando la sua arte e le sue capacità artigianali – aggiunge Ugo Del Castello -. Il risultato fu uno splendido ciondolo a forma di fiore, con i petali realizzati in filigrana di oro bianco intorno ad un cuore di pistilli intagliato nell’oro giallo”.
Stessa proposta alla pasticceria l’Ombrellone di Roccaraso. “A dire il vero – prosegue lo storico di Roccaraso – i proprietari della pasticceria, Paola Marchetti e Claudio D’Arcangelo, stavano già pensando di realizzare un dolce per Roccaraso, ma non avevano ancora trovato l’ispirazione giusta. Abbiamo assaggiato insieme l’impasto, ci siamo scambiati qualche idea e apportato alcune modifiche, così la Pulsatilla è diventata anche un delizioso dolce”.
La Pulsatilla è stata ufficialmente presentata al pubblico il 25 febbraio 2010 in occasione dei 100 anni di sci di Roccaraso, nelle due vesti: il prezioso gioiello e il goloso dolce. L’ottobre scorso poi, il gioiello di Franco Coccopalmeri è volato all’Expo Italia 2011 di Bruxelles per essere esposto insieme ad altri prodotti di artigianato, industria, moda, tecnologia e gastronomia, tutti rigorosamente Made in Italy. E, per celebrare i Campionati Mondiali Juniores di Sci che si svolgeranno a Roccaraso nel mese di marzo 2012, una nuova Pulsatilla è pronta a sbocciare: la “Pulsatilla Mondiale”, tempestata di diamanti lucenti.