Tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass con circa 500 cantine espositrici provenienti da 18 Paesi di tutto il mondo. Questi i numeri di Sana Slow Wine Fair, primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition, in programma negli spazi di BolognaFiere da domenica 27 a martedì 29 marzo prossimi.

Allestita da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna ed il supporto del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dell’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), la manifestazione si presenta particolarmente ambiziosa per volontà degli stessi organizzatori, ponendosi come primo passo concreto verso quella transizione ecologica che caratterizzerà i decenni a venire. Protagonista non sarà, genericamente, il vino, bensì un certo tipo di vino di impronta buona, pulita e giusta ovvero sostenibile dal punto di vista ambientale, prodotto senza impattare sul paesaggio e che sia motore di crescita economica grazie al rapporto virtuoso instaurato dalla cantina con i propri dipendenti e con le comunità con cui essa interagisce.

«Sana Slow Wine Fair di Bologna arriva in una fase storica nella quale siamo chiamati a uno sforzo per ripartire su basi diverse rispetto a quelle dell’era pre-pandemia, sulle quali fioriscano nuove idee – ha dichiarato Carlo Petrini, presidente di Slow Food –. Dobbiamo viverla come un momento di liberazione, di passaggio dal consumismo compulsivo a un consumo funzionale nel rispetto dei beni comuni e dei beni relazionali. È giunto il momento di lasciare spazio alla cooperazione e alla condivisione – ha aggiunto Petrini – perché una società fortemente competitiva non può raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica. L’appuntamento di Bologna è importante perché non riguarda solo i produttori, ma coinvolge anche i cittadini, che del vino sono appassionati e consumatori, e il mondo della distribuzione: insieme, perché il bene comune riguarda l’interesse di tutti».

Per consentire la più ampia partecipazione possibile ed il confronto con il maggior numero di delegati dall’Italia e dall’estero, Sana Slow Wine Fair – la Terra Madre del vino, per dirla con le parole di Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition – si aprirà con un’anteprima di tre convegni internazionali online in programma nei giorni 22, 23 e 24 marzo ed incentrati intorno ai tre pilastri del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto – sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne – ai quali si potrà assistere liberamente collegandosi al sito dell’evento (fruibili anche in altre lingue tramite un servizio di interpretariato solo previa registrazione). Alla conferenza di giovedì 24 marzo, alle ore 18, dal titolo Vignaioli, vigne, vino e paesaggio, darà il suo contributo anche il produttore abruzzese Francesco Paolo Valentini che in agro di Loreto Aprutino (PE), con il supporto del figlio Gabriele, porta avanti la plurisecolare azienda di famiglia che ha fatto la storia della viticoltura in Italia. Il suo intervento verterà su L’intensità delle precipitazioni e la produzione vitivinicola di qualità.

L’Abruzzo, inoltre, sarà protagonista di una delle masterclass in programma tra domenica 27 e martedì 29 marzo. Nove appuntamenti imperdibili pensati per i professionisti e gli appassionati del vino per scoprire, in un viaggio intorno al mondo, alcune delle denominazioni più prestigiose, dalla Champagne alla Côte-de-Nuits, passando per Bordeaux e la Germania, per poi volare oltreoceano in America Latina ed approdare infine in Estremo Oriente con i vini cinesi. Ad aprire le danze, domenica 27 marzo, alle ore 12.30 (prenotazioni già aperte, pochi i posti ancora disponibili), sarà il vignaiolo Francesco Paolo Valentini – in compagnia di Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine – che proverà a svelare segreti e dettagli dei due rinomati vini abruzzesi e del loro territorio nella lezione Trebbiano e Montepulciano, due vini che disegnano il tempo. In assaggio tre annate di Trebbiano d’Abruzzo (2010, 2012, 2017) e due di Montepulciano d’Abruzzo (2001, 2012).
Infine, la pattuglia abruzzese dislocata nei padiglioni degli spazi espositivi con le proprie etichette di vini buoni, puliti e giusti vedrà la presenza di sette cantine rappresentative dell’universo regionale aderente alla filosofia slow, vale a dire Agricola Rabasco di Pianella (PE), Cantine Maligni di Chieti, Castorani di Alanno (PE), Emidio Pepe di Torano Nuovo (TE), Tenuta i Fauri di Ari (CH), Tenuta Terraviva di Tortoreto (TE) e l’azienda agricola Valori di Sant’Omero (TE). Info sul programma dell’evento al sito https://slowinefair.slowfood.it/ (I.M.)