In attesa della XIV edizione della festa nazionale, ospitata il prossimo settembre in Abruzzo tra Abbateggio e Caramanico Terme, nel territorio della provincia pescarese compreso nel Parco nazionale della Maiella, l’associazione I Borghi più belli d’Italia si appresta a celebrare i suoi primi vent’anni di attività nella promozione dei borghi italiani.
Lo farà sabato 26 marzo a Castiglione del Lago (PG) – vale a dire nel luogo dove nel marzo 2002 si svolse la prima assemblea nazionale – alla presenza del presidente Fiorello Primi, allora sindaco proprio di Castiglione del Lago, e del direttore Umberto Forte; dei componenti del Consiglio Direttivo nazionale; dei coordinatori regionali; dei valutatori del Comitato tecnico scientifico coordinati da Livio Scattolini e dei sindaci dei comuni fondatori. Inoltre, nella prestigiosa sede di Palazzo della Corgna, ci saranno (in presenza o in collegamento) anche alcune delle personalità che nel corso degli anni si sono mostrate vicine all’associazione, dal presidente ENIT Giorgio Palmucci al presidente di Symbola Ermete Realacci, dalla sottosegretaria al Ministero dell’Economia e Finanze Alessandra Sartore al presidente dell’assemblea nazionale ANCI Enzo Bianco, fino all’ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia Osvaldo Bevilacqua. In attesa di conferma la presenza del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.
«In questi anni molte cose sono cambiate rispetto all’attenzione che la politica e le istituzioni hanno avuto ed hanno nei confronti delle problematiche dei borghi – dichiara in una nota il presidente, Fiorello Primi –. È anche grazie all’intenso lavoro prodotto dalla nostra associazione nell’opera di sensibilizzazione verso le problematiche dei piccoli centri ed all’impegno dei sindaci e delle amministrazioni che finalmente i borghi cominciano ad avere un posto in prima fila nelle politiche di sviluppo, sia a livello regionale che nazionale».
«Il compito dell’associazione – prosegue la nota – è quello di aiutare queste comunità a continuare a vivere e, magari, a prosperare all’interno di questi luoghi dell’anima e della memoria, contrastando il fenomeno dello spopolamento che purtroppo sta interessando molti di loro, con lo scopo di mantenere stabile la popolazione residente e attrarne di nuova. È compito delle istituzioni mettere a disposizione dei comuni le risorse necessarie per investire sulla tutela e la valorizzazione del passato per costruire un futuro nei borghi per le giovani generazioni. C’è ancora molta strada da fare e l’associazione de I Borghi più belli d’Italia sarà sempre pronta a cogliere ogni opportunità per aiutare i comuni nel loro sforzo di mantenere viva e prospera la comunità borghigiana».
Ricordiamo che i 335 borghi aderenti all’associazione sono selezionati attraverso una rigorosa procedura certificata ISO9001 e rappresentano la punta di eccellenza di migliaia di realtà che costituiscono la vera spina dorsale d’Italia in quanto luoghi dove si custodisce un patrimonio di cultura e tradizioni unico al mondo per diversità e importanza. Con la cerimonia di consegna della bandiera di domenica scorsa che ha sancito l’ingresso ufficiale di Crecchio (CH), l’Abruzzo porta a 25 il numero dei borghi attualmente presenti nell’associazione, così suddivisi per provincia: Abbateggio, Caramanico Terme, Città Sant’Angelo, Penne (Pescara); Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Castel del Monte, Navelli, Opi, Pacentro, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Santo Stefano di Sessanio, Scanno, Tagliacozzo, Villalago (L’Aquila); Campli, Castelli, Civitella del Tronto, Pietracamela (Teramo); Casoli, Guardiagrele, Pretoro, Rocca San Giovanni (Chieti).