Disponibile dal prossimo 25 maggio in tutte le librerie e da oggi sullo store online di Slow Food Editore, la nuova Guida alle Birre d’Italia 2023 si presenta in un’edizione arricchita di novità e segnalazioni, grazie al lavoro di oltre 90 collaboratori capitanati ancora una volta dai curatori Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni.

In attesa della presentazione ufficiale in programma a Roma il 3 e 4 giugno prossimi insieme ad una grande degustazione che vedrà protagonisti 80 produttrici e produttori premiati da Slow Food con le loro etichette più rappresentative, i numeri di questa ottava edizione segnalano il passaggio a 704 pagine dalle 624 della precedente, con un conseguente corposo aumento dei birrifici recensiti che passano da 387 a 456, così come delle birre, che da 1917 diventano ben 2346. Per la prima volta, la guida dedica inoltre una sezione ai produttori di sidro e ai sidri, a conferma che sia il mercato sia la cultura e l’attenzione dedicata ai fermentati di mela in Italia è in grande crescita.

In merito ai riconoscimenti, come sempre la Chiocciola è stata assegnata a quelle aziende eccellenti e slow per la qualità e costanza dei loro prodotti, per il ruolo svolto nel settore, per i valori identitari e per l’attenzione al territorio ed all’ambiente. Ad aggiudicarsela 38 birrifici e 3 produttori di sidro. Le regioni maggiormente riconosciute sono state il Piemonte e la Lombardia, seguite da Veneto e Marche. Oltre alla Chiocciola, il simbolo dell’Eccellenza è andato a quelle aziende (80 birrifici e 7 produttori di sidro) che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione.
In Abruzzo ad aggiudicarsi la Chiocciola sono stati i birrifici Almond ’22 di Loreto Aprutino (PE) e Opperbacco di Notaresco (TE), mentre con l’Eccellenza sono stati premiati Anbra di Fossa (AQ), Bibibir di Castellalto (TE) e La Casa di Cura di Crognaleto (TE).