Trittico, Gregoriano, Pecorino scorza nera, Caciocavallo barricato. Ci saranno anche le prelibatezze di Gregorio Rotolo del bio agriturismo Valle Scannese di Scanno (AQ) alla prima edizione di Formaticum, la mostra mercato dedicata alle rarità casearie made in Italy in programma da sabato 23 a domenica 24 a Roma (orari 11-20 e 10-19, ingresso € 5) negli spazi del Palazzo WeGil nel cuore del rione Trastevere.
Patrocinato dalla Regione Lazio ed ideato dalla casa editrice La Pecora Nera e da Vincenzo Mancino – imprenditore impegnato nella valorizzazione e tutela delle piccole realtà agricole attraverso alcuni progetti tra i quali la bottega con cucina ProLoco DOL e Cibo Agricolo Libero, un caseificio realizzato all’interno della sezione femminile del carcere romano di Rebibbia – l’evento si rivolge agli appassionati, agli operatori del settore ed ai ristoratori che potranno degustare e acquistare i prodotti direttamente dagli espositori senza intermediazioni.
Tanti i momenti di confronto, formazione e dibattito che animeranno Formaticum. Oltre alle degustazioni, infatti, nei giorni della manifestazione, grazie anche alla collaborazione con l’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), saranno previsti dei momenti di approfondimento pensati sia per gli estimatori del formaggio, sia per gli addetti ai lavori. Tra gli incontri in programma sabato 23 si segnalano A ciascuno il suo (ore 11.30), seminario sull’influenza delle diversità del latte nei formaggi; Fiordilatte o Mozzarella, questo è il problema, tavola rotonda e momento di confronto sui due formaggi a pasta filata. Domenica 24, invece, si prosegue con Eppure fila… con dimostrazione di filatura dal vivo, mentre nel pomeriggio si discuterà del corretto abbinamento tra luppolo e formaggio nel corso di Prove di matrimonio, durante il quale quattro specialità casearie saranno accostate ad altrettante birre.
Sempre nella giornata di domenica, infine, una commissione formata da specialisti nazionali del settore decreterà la migliore azienda partecipante che si sia distinta per qualità e tradizione familiare. Ad essa sarà assegnato il premio speciale Roberto Molinari, istituito in onore ed alla memoria del giovane pastore scomparso prematuramente in un incidente mentre pascolava il suo gregge di capre sugli altopiani di Arcinazzo, in provincia di Frosinone. L’iniziativa nasce dalla necessità di accendere i riflettori su uno dei lavori più antichi dell’umanità e premiare le scelte radicali di giovani pastori che scelgono di tornare alla terra ed alla natura, tutelando in questo modo razze in via d’estinzione; come Marzia, sorella di Roberto, giovane donna in fuga dalla città che ha deciso di portare avanti le radici della famiglia affinché non cada nell’oblio il patrimonio agroalimentare, storico e culturale che da sempre caratterizza questi territori.