«Non so dove sto andando, ma vi prometto che non sarà noioso». Sotto la guida spirituale di David Bowie, l’associazione Green Abruzzo ha organizzato per venerdì 18 gennaio alle ore 18, nell’area Food dell’Ipercoop Centro d’Abruzzo di San Giovanni Teatino (CH), un incontro per discutere di cicloturismo e promozione del territorio.
Insieme al presidente Ginello Cimini, tra ospiti provenienti da fuori regione ed operatori locali, saranno presenti Patrick Kofler (Gravel, Trekking, E-bike – La nuova frontiera del cicloturismo), direttore di un’agenzia di progettazione sostenibile di Bolzano; lo scrittore molisano Nicola Mastronardi (La storia italica come attrattiva del turismo lento in Abruzzo); il ciclista professionista Palmiro Masciarelli (Blockhaus più ambito dello Stelvio, ma vietato alle bici in nome di un ambientalismo incomprensibile); la docente Patrizia Praturlon (In bici per l’ambiente: esperienze con gli studenti del liceo Classico di Pescara); la vicepresidente della cooperativa Terracoste di Torino di Sangro Cristina Cannone (La Linea Gustav, cicloturismo tra storia e natura); il presidente di Confcooperative Abruzzo Massimiliano Monetti (La rete dei borghi cooperativi d’Abruzzo per lo sviluppo delle aree interne).

Il cicloturismo è ormai riconosciuto a tutti i livelli come un settore strategico delle economie regionali. Basta guardare i numeri che sostengono il successo delle ciclabili a scopo turistico per capire come valga la pena investire in questo settore. In Austria una ciclabile famosa come la Vienna-Passau, che costeggia il Danubio per 320 chilometri, attira circa 500.000 turisti in bicicletta ogni anno, i quali alimentano un indotto economico di oltre 110 milioni di euro. Lungo il fiume Elba (840 km) l’indotto calcolato è di 92 milioni/anno. E così lungo altre ciclabili in Europa.
Il fatturato del cicloturismo in Italia è attualmente di circa 2 miliardi, mentre in Europa il giro d’affari raggiunto dal cicloturismo è di 44 miliardi di euro. Con 11,3 e 7,49 miliardi, Germania e Francia conducono questa classifica virtuosa. Sono denari che vanno in tantissime tasche (il 60% circa sono spesi per vitto e alloggio), alimentando numerose piccole e medie attività di servizi turistici, dislocate su un territorio ampio. L’Abruzzo ha le carte in regola per entrare a pieno titolo tra le regioni della grande rete ciclabile italiana. Bike to Coast e le altre ciclovie in via di progettazione, come il percorso ciclabile dell’antica Tiburtina Valeria, potrebbero determinare una svolta per la promozione del territorio e dunque nel PIL regionale, poiché in grado di attirare decine di migliaia di cicloturisti.