Organizzata dall’agenzia Riserva Grande, in collaborazione con Andrea Petrini di Percorsi di Vino e con il giornalista Luciano Pignataro, da sabato 7 a lunedì 9 dicembre prossimi il Grand Hotel Palatino di Roma ospiterà la sesta edizione di Beviamoci Sud, la manifestazione dedicata esclusivamente alla valorizzazione della grande qualità enoica, storica e culturale dei diversi territori del Sud Italia.
Aree considerate a pieno titolo felix – pur con le dovute differenze – sin dall’antichità più remota, grazie all’estrema vocazione dei suoli, alle favorevoli condizioni climatiche e alla posizione geografica, potendo vantare una predilezione naturale per la coltivazione di vitigni non solo autoctoni come Nero d’Avola, Gaglioppo, Maglioppo, Cesanese, Greco Bianco, Primitivo, Aglianico, Nerello Mascalese, Cannonau, Malvasia Puntinata, Susumaniello, Bombino, Carricante, Fiano, Falanghina, solo per citarne alcuni.
Seppur geograficamente collocata al centro dell’Italia, oltre al Lazio – in quanto regione che ospita l’evento – anche l’Abruzzo sarà presente con una rappresentanza dei suoi vini, dagli storici Montepulciano, Trebbiano e Cerasuolo d’Abruzzo agli altri autoctoni emergenti, soprattutto tra i bianchi, come Pecorino, Cococciola e Passerina. Tra le cantine aderenti ci saranno quindi Pasetti di Francavilla al Mare (CH), con la sua produzione ormai sempre più delocalizzata verso le aree montane della provincia aquilana e pescarese, all’interno del territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; Tenuta Oderisio di Monteodorisio (CH), che proprio quest’anno festeggia i venti anni di attività – anche se la storia dei propri vigneti si perde nella notte dei tempi –, con la famiglia Di Candilo impegnata a curare personalmente tutte le fasi di lavorazione grazie anche al coinvolgimento delle sorelle Simona, Sara e Alessandra, ideatrici un paio d’anni fa di una nuova linea di vini dal taglio fresco e creativo (leggi QUI per saperne di più); Tenuta Secolo IX di Castiglione a Casauria (PE), con le vigne circondate dalle alture del Morrone e della Maiella a due passi dalla splendida abbazia benedettina di San Clemente a Casauria, tra cui quelle plurisecolari di uva Moscato da cui ha origine l’originale vino passito conosciuto come Moscatello.
Oltre ai consueti banchi d’assaggio aperti al pubblico nelle giornate di sabato e domenica, dalle 14 alle 20 (clicca QUI per acquistare il biglietto a prezzo scontato, lunedì ingresso riservato agli operatori), nel programma di Beviamoci Sud saranno previsti anche quattro approfondimenti riguardanti una verticale storica di otto annate di Fiano di Avellino, un viaggio nei sapori dei Castelli Romani, una masterclass sulla Sardegna enoica e in ultimo sulle sfumature del Nero di Troia nelle terre d’Alta Puglia. (I.M.)