Dopo l’anteprima dello scorso anno e la vittoria del premio come miglior cortometraggio al festival internazionale Rome Outcast Independent Film Award, in occasione della commemorazione per il 78° anniversario delle giornate di rivolta del 1943 in cui i cittadini lancianesi si ribellarono all’occupazione dell’esercito tedesco – episodio che valse alla città la Medaglia d’Oro al valor militare per la Resistenza – sarà ancora una volta Lanciano ad ospitare il prossimo mercoledì 6 ottobre (spettacoli ore 20.15 | 21.15 | 22.15, ingresso € 10, prevendite dal 2 ottobre alla Libreria Barbati) al Cinema Ciakcity di Via Belisario la proiezione del docufilm Oltre la memoria. Lanciano 5-6 ottobre 1943 del regista Enzo Francesco Testa, co-prodotto dall’associazione culturale L’Altritalia con il supporto dell’amministrazione comunale e della locale sezione ANPI “Trentino La Barba”.
Il film documentario narra una storia di coraggio, di sacrificio, di lotta, di amore per la libertà raccontata in tutta la sua forza e bellezza. Non si tratta di una semplice ricostruzione storica di quanto accaduto nei giorni dell’insurrezione, ma è soprattutto un lavoro di salvaguardia di una memoria condivisa, pensato per i giovani e le future generazioni, che restituisce il valore di una storia locale per farla diventare universale e senza tempo.
Ed è proprio a tale scopo che la regia di Enzo Francesco Testa (impegnato anche come produttore) e la sceneggiatura di Davide Torriero Pompa scelgono di contestualizzare visivamente i luoghi degli eventi con i disegni animati di Daniele De Luca, sovrapponendo la realtà di oggi con la realtà della memoria. Così facendo, i luoghi di vita quotidiana della Lanciano odierna, come la piazza dove ci si ritrova per l’aperitivo o il viale dove si va a passeggiare, si trasformano negli scenari tragici di una rivolta contro ogni forma di sopraffazione, sottolineando ancora di più il legame tra il passato e il presente, tra il sacrificio dei giovani del 1943 e la vita dei giovani del 2000.
Vincitore del premio per la migliore recitazione sempre nell’ambito del Rome Outcast Independent Film Award, Marcello Sacerdote veste i panni di uno dei protagonisti e ricorda in prima persona la storia, esprimendosi in un misto tra italiano e dialetto abruzzese capace di rendere più autentico il racconto. Ad armonizzare tra loro i vari linguaggi visivi, la colonna sonora originale composta da Stefano Barone e montata da Angelo Scogno, per concludere con un intervento di musica tradizionale interpretato da Paola Ceroli e Stefano Di Matteo.