È lo spirito di conoscenza che porta alla nascita del quaderno didattico “Capire la preistoria”, voluto dal Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara per contribuire alla diffusione di questa cultura anche fuori dalle sale del Museo, per entrare nelle aule scolastiche. Il sussidiario di Spartaco Amoroso è edito dalla de Siena Editore
La curiosità di capire chi siamo e da dove veniamo ha portato da sempre l’uomo a porsi delle domande e a scavare nella storia per scoprire quali sono stati i passaggi evolutivi che hanno condotto l’essere umano a trasformarsi da feroce predatore a “Uomo”. Ed è stata quella tensione verso la scoperta che ha animato studiosi, medici, esploratori e storici a permettere a tutti noi oggi di conoscere le nostre radici, di comprendere meglio i nostri comportamenti, alcune differenze biologiche tra l’uomo e la donna o ancora le diversità etniche, che rappresentano il frutto di decine di migliaia di anni di adattamento evolutivo.
«La conoscenza della preistoria è basilare alla comprensione dell’uomo attuale e dei suoi comportamenti condizionati inconsci, sia fisiologici sia culturali – amava ricordare Claudio De Pompeis, fondatore del Museo delle Genti d’Abruzzo -. Aiuta a comprendere anche i riflessi sociologici inimmaginabili che ha ora, persino sui comportamenti economici e politici, per questo la scuola non può sottovalutarla, se vuole contribuire davvero a adattare l’uomo alla complessa società attuale».
Con questo spirito è nato il quaderno didattico “Capire la preistoria”, (nella foto la copertina) voluto dal Museo delle Genti d’Abruzzo per contribuire alla diffusione di questa cultura anche fuori dalle sale del Museo, per entrare nelle aule scolastiche. Il volume, grazie anche alle illustrazioni a colori e in bianco e nero, stimola la curiosità dei più giovani allo studio dell’uomo primitivo e la volontà dei docenti a trasmettere informazioni più approfondite.
«Questo quaderno non vuole essere un trattato di preistoria – spiega l’autore Spartaco Amoroso – ma un approccio al capitolo più lungo della storia dell’umanità, un racconto che sembra quasi una leggenda dei tempi che furono». Le prime pagine di questo affascinante percorso nei dedali della nostra atavica memoria raccontano i primi passaggi evolutivi, dai più lontani antenati alla scoperta della “giovane” Lucy e alla prima causa della nostra superiorità rispetto alle altre specie: il pollice prensile. I nove capitoli del libro attraversano quindi la storia della nostra evoluzione fino all’avvento della scrittura, con un linguaggio chiaro, le schede di verifica e le illustrazioni danno il valore aggiunto a quello che non è solo uno strumento didattico, ma piuttosto un oggetto prezioso da custodire in libreria.