testo di Ivan Masciovecchio.
Signore e signori, in carrozza! Altro giro, altra corsa. Saranno ben sedici, infatti, i treni storici in partenza per tutto il 2015 sulla storica linea Sulmona-Carpinone-Isernia, capolavoro di ingegneria ferroviaria inaugurato nel 1892 altrimenti conosciuto come la Transiberiana d’Italia. Centotrenta chilometri di strada ferrata, quasi mille metri di dislivello, cinquantotto gallerie, centotre opere d’arte principali tra ponti e viadotti, trecentosettantaquattro opere d’arte minori tra acquedotti, ponticelli, paravalanghe e cavalcavia, ventuno stazioni tra cui quella di Rivisondoli-Pescocostanzo, la più alta della rete dopo quella del Brennero con i suoi 1.268,82 metri di altitudine; numeri imponenti che uniti ad un panorama puro e mutevole da togliere il fiato, ne fanno senza dubbio una delle linee ferroviarie più belle ed affascinanti dell’intera Penisola.
Ideati ed organizzati dall’associazione molisana Le Rotaie con la fattiva collaborazione della Fondazione FS Italiane, i viaggi avranno tutti mete e destinazioni diverse (qui il programma completo delle partenze), in grado comunque di raccontare ed esaltare la grande bellezza di queste straordinarie terre di mezzo. Dopo la partenza di domenica 8 e la replica prevista per il prossimo 22 febbraio del Treno della neve – un’occasione davvero imperdibile per gli amanti della montagna e degli sport invernali per vivere la meraviglia dei paesaggi d’alta quota della Maiella madre e degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo – domenica 8 marzo in occasione dell’VIII Giornata nazionale delle Ferrovie dimenticate «si avrà la possibilità di percorrere l’intero tracciato tra i due storici capolinea, una delle poche occasioni con partenza da Isernia» come ci spiega Claudio Colaizzo dell’associazione Le Rotaie, la cui sede è ospitata proprio all’interno del Museo di cultura ferroviaria del centro molisano dove, tra varie mirabilia, è possibile visitare un intero padiglione dedicato alla Sulmona-Carpinone ricco di cimeli e testimonianze d’epoca. Da lui ci facciamo raccontare le peculiarità delle principali tappe previste in calendario.
Venerdì 25 aprile partenza speciale da Pescara con destinazione Roccaraso.
Nell’anniversario del 70° anniversario della liberazione dal nazifascismo, i luoghi di montagna teatro di storie tragiche e dolorose come l’eccidio di Pietransieri, ma anche di episodi eroici compiuti dai partigiani della Brigata Maiella, verranno ricordati con un viaggio rivolto soprattutto a quanti in futuro dovranno custodire il prezioso valore della memoria, ovvero i bambini ed i ragazzi delle scuole abruzzesi.
Restando in ambito storico, ma tornando indietro nel tempo di qualche millennio, il 24 maggio ed il 14 giugno si ci potrà accomodare sul Treno dei Sanniti.
Per secoli le popolazioni italiche preromane come i Sanniti hanno dominato e governato queste terre, dando un contributo inestimabile alla nascita della nazione Italia e lasciando importanti testimonianze rinvenute soprattutto nella zona dell’Alto Sangro e dell’Alto Molise; i due treni storici, quindi, ci faranno scoprire in particolare il museo civico aufidenate De Nino di Alfedena, l’incantevole borgo di Scontrone e il meraviglioso sito archeologico di Pietrabbondante.
Giovedì 2 luglio ci si potrà abbandonare al Volo dell’Angelo.
Sì, meta del viaggio sarà il borgo fortificato di Vastogirardi, centro montano situato a 1200 metri d’altitudine ed immerso nei verdi boschi incontaminati dell’Alto Molise, per assistere alla tradizionale rievocazione del Volo dell’Angelo, una delle feste popolari più sentite della zona che si ripete ormai da più di 100 anni.
Restando in Molise, giovedì 19 luglio meta di giornata sarà Chiauci.
Appartenente alla rete dei Borghi Autentici d’Italia, il borgo medievale di Chiauci domina la valle del Trigno in posizione strategica su una delle più antiche ed importanti vie verdi della transumanza, ovvero il tratturo Castel di Sangro-Lucera. Tra le sue particolarità vi è senz’altro l’esposizione permanente nella chiesa madre di una copia a grandezza naturale della Sacra Sindone conservata presso il Duomo di Torino. Inoltre, il parco avventura con area attrezzata realizzato all’interno del suggestivo scenario del bosco di S. Onofrio, rappresenta un luogo ideale per trascorrere una giornata tra natura e divertimento.
Domenica 9 agosto ci si potrà rinfrescare sul Treno nella foresta.
A due passi dalla fermata di San Pietro Avellana-Capracotta, la riserva Man and Biosphere di Montedimezzo – da un anno tutelata dall’Unesco – è senza dubbio uno dei patrimoni forestali più affascinanti dell’intero Appennino. Sede di un interessante museo della flora e della fauna, rappresenta l’habitat naturale di numerosissime specie animali selvatiche, che non è difficile incontrare passeggiando tra i sentieri. Tra le sue particolarità, ospita un vero e proprio colosso – il Re Fajone – un faggio di più di 500 anni d’età con una circonferenza record di oltre 6 metri.
Un altro viaggio affascinante sarà quello di domenica 23 agosto per assistere alla rievocazione della Tresca.
Si svolge a Carovilli ed è una delle feste più sentite della zona alto molisana, legata alla tradizione contadino-pastorale. Presso il pianoro della chiesetta di S. Domenico – luogo simbolico e di ricovero per la sua posizione strategica posta all’incrocio tra due tratturi – vengono sciolti i covoni preparati dopo la mietitura, spargendoli su un’aia per essere calpestati con forza da cavalli in modo che il vento sollevato possa portare lontano la paglia lasciando a terra solo il grano. Davvero suggestivo.
Dopo la tappa prevista per il Settembre Isernino, domenica 1 novembre tutti i golosi si ritroveranno sul Treno del Tartufo bianco.
Nei boschi dell’Alto Molise, tra la valle del Sangro a quella del Trigno, il prezioso tubero trova un habitat ideale per crescere. Ogni anno a San Pietro Avellana, uno dei centri con una propria fermata sulla ferrovia, si svolge una importante rassegna dedicata al tartufo bianco, specialità che rappresenterà il Molise al prossimo Expo di Milano. Un appuntamento da leccarsi i baffi per gli appassionati dei prodotti tipici del territorio e della tradizione culinaria locale.
Chiusura con il botto a fine anno, sempre in terra molisana, con il Treno dei mercatini di Natale (6 dicembre) e del presepe vivente (26 dicembre).
Durante il periodo natalizio il borgo di Pescolanciano regalerà un’atmosfera da fiaba tutta da vivere perdendosi nei vicoli e nella corte del maestoso castello medievale. Nella frazione di Fontecurelli, invece, dopo una suggestiva fiaccolata partita dalla piazza del centro storico di Carovilli, si svolgerà uno dei più interessanti presepi viventi della zona, realizzato con l’apporto di tutta la comunità locale nell’allestimento di scenari suggestivi ed ambientazioni storiche fedelmente riprodotte. Due manifestazioni che consiglio a tutti di non perdere.