In una cerimonia che si è svolta questa mattina nella Sala Spadolini del Mic a Roma, è stato annunciato che L’Aquila sarà la Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2026. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha letto il verdetto di una giuria presieduta da Davide Desario, premiando il capoluogo d’Abruzzo davanti a nove altre città finaliste.
La città dell’Aquila ha ricevuto il sostegno di figure istituzionali chiave, tra cui il sindaco Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, e il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, dimostrando un unanime supporto alla candidatura che ha visto la collaborazione anche degli Uffici speciali per la ricostruzione post-sisma.
Il dossier di candidatura intitolato “L’Aquila città multiverso” si è distinto per la sua visione innovativa incentrata su salute pubblica, benessere, coesione sociale, creatività, innovazione e sostenibilità, articolata attorno a principi di multiculturalità, multiriproducibilità, multidisciplinarietà, multinaturalità e multitemporalità.
Il sindaco Biondi ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento: “Sono estremamente felice e orgoglioso per un riconoscimento in cui abbiamo fortemente creduto”. Ha ricordato il percorso iniziato nel 2021 e l’impegno nella corsa per il titolo del 2022, vinto poi dall’isola di Procida, che ha portato alla rielaborazione di una proposta ancora più valida e affascinante, rappresentativa del territorio dell’Aquila e delle aree interne d’Italia.
Biondi ha evidenziato come la vittoria sottolinei l’importanza delle aree interne del Paese e come la cultura possa contribuire a superare divisioni e distanze, costruendo unità e coesione. Ha inoltre ricordato il sisma che ha colpito l’Aquila, sottolineando che il titolo di Capitale Italiana della Cultura rappresenta non un risarcimento, ma un’opportunità di ricostruzione sociale e comunitaria.
Con una serata di celebrazione aperta a cittadini e stampa presso la sede municipale di Palazzo Margherita, L’Aquila condivide questo storico traguardo, evidenziando il ruolo della cultura come pilastro di riscatto e coesione, soprattutto nei momenti di difficoltà. Il sindaco ha ringraziato tutti i sostenitori del progetto, ribadendo l’importanza di una visione che vede la cultura come investimento sociale, etico e intellettuale, oltre che economico.
L’Aquila, con il suo ricco patrimonio e la sua resilienza, si appresta dunque a diventare un simbolo di rinascita culturale e sociale, avviandosi verso il 2026 con ambizione e progetti innovativi, pronta a incarnare i valori di una vera Capitale Italiana della Cultura.