Testo di Greta Massimi
Davide Cocozza è un artista di arte contemporanea nato a Bari nel 1982. Terzo figlio di Antonio Cocozza e Maria Pia Naviglio, rispettivamente capo cantiere e insegnante di scuola materna, ha due fratelli più grandi di lui. Da giovane frequenta il Liceo Artistico di Bari per proseguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove consegue la Laurea in Pittura con 110 e lode. Frequenta il Master in Arteterapia metodi e tecniche di intervento presso l’Università L.U.M.S.A, diventando Arteterapeuta. In seguito, presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, consegue l’abilitazione all’insegnamento della materia di discipline pittoriche presso le scuole secondarie di secondo grado. La sua carriera poliedrica si arricchisce di varie esperienze formative che vanno dalla qualifica di operatore museale (svolgendo tirocini, tra gli altri, presso il Museo di Arte Contemporanea MACRO e la Galleria Monitor di Roma) e all’organizzazione di eventi artistico culturali. Importante ricordare a tal proposito la sua esperienza a Roma, dal 2002 al 2007, in qualità di organizzatore della sezione di pittura di MArteLive, (nato nel 2001 come festival multidisciplinare artistico, nel 2011 assume un carattere nazionale diventando La BiennaleMArteLive). Questa esperienza si rivelerà importante quando, trasferendosi a Pescara crea Mixed Salad, un gruppo di circa sessanta artisti di tutto il territorio italiano, tra cui si segnalano Icks (street artist) e Michelangelo Prencipe (artista contemporaneo). Tra le manifestazioni si ricorda Aternino occupato nel 2014 con opere pittoriche, scultoree e performance, avendo come finalità quella di dare spazio al mondo artistico e un punto di riferimento per i giovani. Sempre nel 2011 inizia la collaborazione con Yassmen Khamas, proprietaria del Groove a Pescara, con l’intento di radunare giovani artisti dediti all’arte visiva declinata nei suoi vari ambiti, organizzando mostre ogni giovedì sera. Da qui nasce Addyourart (ossia “porta la tua arte”) che si configura come uno spazio libero per gli artisti, un punto di riferimento dove si ospitano mostre selezionate e aperte alle varie discipline, a titolo gratuito.
Inoltre ha realizzato anche installazioni ed oggetti di moda e design, collaborando con gallerie e case d’asta e con il mondo dell’arte e del cinema. Tra gli altri, viene selezionato dalla casa di moda OYSHO come illustratore, collabora alla realizzazione di capi di moda per il brand italiano Iacobuccyounes, e ha realizzato dei dipinti per la sceneggiatura del film Another Love del Regista Victor Perez. Ad oggi conta numerose mostre personali e collettive in Italia e in Europa e riconoscimenti. Tra i suoi maestri principali risulteranno Sandro Trotti, Sergio Lombardo, Costantino Baldino, Gianpaolo Berto e Giovanna Dalla Chiesa. Attualmente vive e lavora tra le città di Roma, Pescara e Bari.
Le sue opere, dipinte su carta da pacchi di grande formato, si caratterizzano per la scelta di soggetti, perlopiù di natura erotica o drammatica, utilizzando tecniche miste che variano dall’acrilico, all’olio, al pennarello, usate tutte contemporaneamente. La scelta del supporto carta da pacchi prediletto dall’artista, caratterizza il suo stile poiché attraverso di esso, intende sottolineare “l’aspetto caduco e fragile dell’esistenza e al tempo stesso, indurre a prendersene maggior cura”.
La mostra “Santa Mensa – 30 Fogli Che Cambieranno Il Mondo” di Davide Cocozza, la cui inaugurazione avrà luogo mercoledì 8 novembre, alle ore 17,00, presso la Galleria di Cesare Manzo, in Via G. Galilei, 42, Pescara, raccoglie una nuova serie di ritratti (che fanno parte di due distinte collezioni, Gesti sacri e Santi miei), scelti dall’Autore per sottolineare l’aspetto drammatico e violento dell’esistenza, allo scopo di stimolare la riflessione e il richiamo ai valori più autentici della vita. I soggetti ritratti (scelti da un lato, tra i simboli di fede, divinità, correnti di pensiero e, dall’altro, tra varie categorie di persone e non solo), vanno da Ganesha, a Zeus a Padre Pio alla Madonna, i quali assumono connotazioni più propriamente umane, a cui si contrappongono le rappresentazioni di Borsellino, Alan Kurdi, Neda Agha-Soltan, fino a Laika (la cagnolina che nel novembre del 1957 fu imbarcata nella capsula spaziale sovietica Sputnik 2), che assumono caratteristiche più autenticamente sante. Se tutto questo sembra apparentemente una provocazione, nasconde al contrario l’intento, da parte dell’artista, di avvicinare i santi all’aspetto umano più vero e al tempo stesso, “far comprendere la gratitudine all’esistenza passata per l’ingiusta morte di martiri involontari, umani”. Come dichiara l’artista: è una mostra drammatica che non ha niente di bello. L’unica sua funzione forse, è solo l’utilità.
L’esposizione avrà la durata di un giorno e sarà l’ultima mostra nello spazio di Via G. Galilei, ma, come dichiarato da Cesare Manzo “l’arte non si ferma e nuovi progetti importanti sono in corso di definizione”.
Ingresso gratuito.