A compimento di una stagione straordinaria che li ha portati ad esibirsi in numerose piazze e borghi d’Abruzzo, confermandosi come una delle realtà più interessanti nel panorama teatrale regionale, non si arrestano i riconoscimenti per il Muré Teatro di Pescara, la compagnia nata nel 2012 dall’incontro umano e artistico di Francesca Camilla D’Amico, Marcello Sacerdote e Manuel Borgia.
Dopo il successo ottenuto a Pescara con la prima edizione della Casa della Memoria, l’invito dello scorso giugno alla prestigiosa rassegna Milano OFF, il premio assegnato dall’UDI (Unione Donne in Italia) Abruzzo in collaborazione con l’associazione Donne Vestine di Penne (PE) per l’appassionato lavoro di ricerca sulla donna nella civiltà contadina abruzzese (leggi qui per saperne di più), la preziosa collaborazione con l’associazione Majambiente di Caramanico Terme nell’ambito della manifestazione Teatro nel Borgo e delle escursioni teatrali nel cuore del Parco Nazionale della Majella, il prossimo sabato 2 settembre la giovane compagnia pescarese sarà in scena con lo spettacolo “Lupo In-Canto” all’interno dello storico festival nazionale L’ultima luna d’estate 2017, in programma dal 30 agosto al 10 settembre nel cuore del Parco del Curone e delle colline della Brianza. Giunta quest’anno alla sua XX edizione, la rassegna organizzata dalla compagnia Teatro Invito di Lecco (LC) nel tempo ha ospitato grandi artisti della scena teatrale italiana come Marco Baliani, Ascanio Celestini, Marco Paolini, Moni Ovadia, Eugenio Allegri e molti altri.
Interpretato da Marcello Sacerdote e musicato dal vivo da Flavia Massimo (voce e violoncello), il racconto teatrale “Lupo In-Canto” prende ispirazione dal libro “L’incantesimo del lupo” della ricercatrice e studiosa abruzzese Adriana Gandolfi, nonché da altri materiali della tradizione popolare regionale. Tra realtà e folclore, storia e poesia, lo spettacolo vuole restituire uno sguardo autentico sulla figura del lupo e sul suo rapporto con l’uomo; un legame ancestrale ricco di fascino e mistero come anche di conflitti e contraddizioni.
«In questo lavoro il lupo è il protagonista ma è anche un tramite, uno specchio nel quale l’uomo è invitato a guardarsi, per riflettere soprattutto sul suo rapporto con la Natura – dichiara Marcello Sacerdote a Tesori d’Abruzzo – . Un vincolo sul quale crediamo sia urgente fare una riflessione profonda, anche e soprattutto alla luce del momento difficile e doloroso che l’Abruzzo sta vivendo, vittima di un attacco criminale che lo sta oltraggiando e ferendo al cuore, mandando letteralmente in fumo le nostre sacre montagne, la nostra storia, le nostre radici. Lupo In-Canto parla la lingua della nostra terra, raccontando in musica quei luoghi così duramente colpiti dall’indegnità umana. Proporlo ora, fuori dai confini regionali, ci responsabilizza molto dando ancora più senso e valore a questo nostro nuovo viaggio che come Muré Teatro continueremo sempre a percorrere con impegno al meglio che potremo».