testo di Ivan Masciovecchio.
Ferita ripetutamente dai terremoti che hanno flagellato l’Abruzzo ed il Centro Italia nel 2009 e poi tra il 2016 e 2017, Torricella Sicura (TE) rivendica fiera le sue origini alto medievali fin dal nome, che rimanderebbe all’esistenza di un antico castello edificato nel periodo Normanno del quale oggi non restano purtroppo tracce visibili.

Circondato dagli incantevoli scenari naturali del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e composto da numerose frazioni ognuna delle quali dotata di una propria ed originale storia meritevole di racconto – a cominciare dalla suggestiva e completamente abbandonata Valle Piola – il piccolo borgo della provincia teramana custodisce all’interno del suo abitato una piccola, grande meraviglia che ogni anno, in occasione del periodo delle festività natalizie, torna ad essere fruibile da cittadini e turisti che accorrono da ogni parte d’Abruzzo (e non solo), arricchendo di senso e consapevolezza l’offerta culturale del territorio.

Stiamo parlando del Museo e presepe etnografico Le Genti della Laga, esposizione realizzata e curata dall’artista e collezionista – anche se lui preferisce definirsi, a ragione, custode della memoria – Gino Di Benedetto, che quest’anno festeggia la sua diciannovesima edizione. Allestita in locali concessi meritoriamente dall’amministrazione comunale in comodato d’uso gratuito, dopo l’inaugurazione dello scorso 8 dicembre sarà possibile visitarla con ingresso libero nella giornata di domenica 18 dicembre e poi tutti i giorni nel periodo dal 23 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023, con orario 10-12 e 15-18 (nel resto dell’anno viene aperta solo su prenotazione chiamando al numero 338 1790980). Tra le novità di quest’anno, inoltre, grazie alla collaborazione della Pro Loco di Teramo, lunedì 26 dicembre, alle ore 12, è previsto l’arrivo di Babbo Natale che accoglierà i più piccoli nella sua casa per la consegna delle letterine.

Lo spazio espositivo si sviluppa su una superficie complessiva di circa 800 mq articolata in tre sezioni comprendenti una parte museale, dove sono raccolti e collocati migliaia di oggetti ed arredi originali di fine Ottocento e primi anni del Novecento, con ricostruzione degli ambienti a grandezza reale; il presepe etnografico ispirato alle tradizioni locali con le miniature curate fin nei minimi dettagli che riproducono mediante animazioni e sonorità scene di vita rurale ambientate nel territorio dei monti della Laga, arricchite da didascalie e cartelli con frasi dialettali; ed infine il presepe tradizionale di scuola napoletana con la grotta della Natività, allestito in collaborazione con il compianto scenografo napoletano Antonio Flagiello.

Perdersi all’interno di questa museale macchina del tempo significa vivere un autentico viaggio nella memoria capace di entusiasmare un pubblico trasversale di adulti e bambini, mettendo in sintonia i più piccoli con un mondo a loro ovviamente sconosciuto grazie alla straordinaria veridicità delle scene animate e delle rappresentazioni in miniatura, ed allo stesso tempo trasmettendo agli anziani emozioni fortissime nel rivedere la propria vita passata, depositata da tempo in fondo ai ricordi.

Con il Museo e presepe etnografico Le Genti della Laga al quale ha dedicato gran parte della propria esistenza, Gino Di Benedetto – che negli anni è riuscito a coinvolgere in questa folle impresa parenti, amici e concittadini che volontariamente hanno voluto contribuire alla crescita del progetto – ha finalmente coronato il sogno che inseguiva fin da bambino, realizzando uno spazio permanente per omaggiare le tradizioni ed i valori della vita rurale che hanno caratterizzato per secoli la storia d’Abruzzo e delle genti della Laga. E che anche in occasione di questa diciannovesima edizione viene idealmente dedicato ai numerosi sfollati di Torricella Sicura che ancora oggi, a distanza di anni dagli eventi sismici sopra ricordati, vivono in gran parte nei moduli abitativi di emergenza del villaggio provvisorio allestito appena fuori dal centro storico, con l’augurio che presto tutti possano rientrare nelle loro case. Un segno di speranza per la rinascita del borgo è arrivato dalla ricostruzione della nuova sede municipale, inaugurata nel corso del 2022 alla presenza del commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini che ha voluto visitare la mostra apprezzandola ed assicurando il proprio sostegno a questa meritoria iniziativa al fine di preservare le tradizioni e la memoria storica dei territori dell’entroterra teramano.