Il festival, curato da Vincenzo de Pompeis, Gaetano Carboni e Giorgio D’Orazio,con un “guest curator” come Sandro Parmiggiani,è stato promosso dalla Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri
La riscoperta di un delizioso paese dell’entroterra attraverso una manifestazione culturale, non è una novità: lo diventa se il paese è Loreto Aprutino, centro dalla fisionomia storico-architettonica unica, immersa in un contesto naturale che spazia dalle altitudini di Majella e Gran Sasso fino all’Adriatico, in un lungo intervallo di campi, vigne e oliveti; e se la manifestazione è un inedito Festival di Fotografia del Paesaggio, con dieci mostre, divise in cinque sezioni, tra cui le personali di Michael Kenna, uno dei fotografi paesaggisti più apprezzati sulla scena internazionale, con i suoi romantici bianco e nero, e Franco Fontana, il guru italiano della fotografia di paesaggio a colori, incantatore di campagne, coste e città col suo clic “pittorico”, autori della sezione Guest.
Ospitate in location esclusive come palazzi gentilizi anche sconosciuti ai più, le altre sezioni che compongono Loretoview si chiamano Site specific, con tre mostre esposte per le vie del borgo firmate da Gino Di Paolo, Stefano Schirato e Luciano D’Angelo; Young, con dodici dittici di altrettanti giovani e promettenti autori; la sezione Storica, forte di tre esposizioni d’immagini d’epoca scattate da Olinto Cipollone, fotografo del Cenacolo michettiano, dai fratelli Giovanni e Mario de Riseis, diplomatici reporter in India, Cina e Giappone, e Ivo Tomassini, raffinatissimo fotoamatore abruzzese; infine la sezione Unconventional ha raccontato la “Città invisibile” dell’emiliana Francesca Bertolini. Con tutte queste mostre, i workshop, le letture portfolio e gli incontri tenuti da professionisti ed esperti di fotografia e paesaggio, le visite al Museo Acerbo di maioliche di Castelli e al Museo dell’Olio, ma anche con un servizio di “eat&drink” sotto alle stelle, Loretoview è stato capace di accendere da luglio a settembre un “tesoro d’Abruzzo” come Loreto Aprutino: non resta che aspettare la seconda edizione.