Testo di Greta Massimi
![Aurum (Kursaal) con loggiato](https://www.tesoridabruzzo.com/wp-content/uploads/2017/10/Aurum-Kursaal-con-loggiato-900x598.jpg)
Sono trascorsi dieci anni dal 2007, da quando ha ripreso la sua attività uno degli edifici “simbolo” di Pescara, l’Aurum. Nato come Kursaal e progettato dall’architetto Antonino Liberi, venne inaugurato nel 1910. Esso doveva divenire il fulcro di un vivace rione balneare che avrebbe compreso la zona della Pineta e nel cui progetto di riqualificazione, avrebbe incluso, fra le altre cose, anche la realizzazione di una serie di “villini”, allo scopo di trasformare l’intero sito in una città-giardino. Il nuovo edificio che si distingue tutt’oggi per la sua raffinatezza, con lo splendido doppio loggiato che incornicia l’ingresso, tra difficoltà burocratiche e disavventure belliche, nel 1919 venne acquistato dalla famiglia Pomilio di Francavilla e divenne “sede” delle distillerie dell’Aurum (noto liquore pescarese il cui nome si deve anch’esso a Gabriele d’Annunzio che ne esaltò l’eccellenza: Aurum come “oro”, il colore stesso del liquore; Aurum come la parola latina arantium, il frutto da cui si estraeva il liquore). Con la sua attività, iniziarono a formarsi i primi nuclei abitativi nella zona. Difatti, per far fronte alla crescita di questa azienda, nel 1938 il complesso strutturale subì un ampliamento che si sviluppò proprio attorno al Kursaal.
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L’architetto Giovanni Michelucci ideò il progetto, realizzato poi dall’ingegner Zeni, il quale delineò un nuovo edificio integrandolo con il preesistente; sviluppando due corti laterali di forma circolare che si articolano attorno alla struttura centrale estendendosi nella zona retrostante, l’odierno “Piazzale Michelucci”. Grazie ad una campagna pubblicitaria innovativa e a standard lavorativi di qualità, parallelamente all’ascesa dell’impresa Pomilio al di fuori dei confini locali, si assisteva a una crescita del mercato e della qualità dei prodotti legati al territorio di Pescara. Ricordiamo che l’attuale Sala degli Alambicchi dell’Aurum, che oggi ospita mostre e convegni, è denominata così proprio perché, al tempo, sede dei macchinari di distilleria. Spazio residuo dell’antica distilleria (che comprende alcuni componenti tecnologici dell’opificio originario e la collezione privata di bottiglie di “Carmine D’Alessandro”) è la Sala Amedeo Pomilio tuttora visitabile. Dopo la chiusura della distilleria, avvenuta negli anni Settanta, l’edificio venne abbandonato per lungo tempo.
Nel ‘95 si riaccesero i riflettori sull’Aurum con l’edizione di “Fuori Uso”, manifestazione artistica ideata dal gallerista pescarese Cesare Manzo, consistente nell’utilizzo di aree o edifici dismessi e abbandonati, allo scopo di trasformarli in luoghi d’arte in cui fosse possibile ammirare le opere di grandi artisti contemporanei insieme a spettacoli di musica e teatro. Testimonianza di ciò è l’opera realizzata da Getulio Alviani, ovvero “Tunnel Alviani” che è possibile visitare. Nel 2003, dopo un complesso iter burocratico, l’edificio tornò in possesso del Comune e iniziarono i lavori di ristrutturazione per trasformarlo in un contenitore culturale multifunzionale secondo il progetto redatto dall’architetto Luciano Parenti e dall’ingegner Gaetano Cardano. L’Aurum entrò in funzione nel 2007. Oggi è luogo di eventi culturali ed è diventato un punto di riferimento per la Città di Pescara che, oltre a mostre ed esposizioni, ospita eventi musicali e non solo. Nel 2016 si contano la presenza di importanti autorità civili, fra le quali anche la principessa Astrid del Belgio, il cantautore Roberto Vecchioni e tanti altri. Il direttore Licio Di Biase afferma che nella struttura transitano durante l’anno, quasi novantamila persone. Da aggiungere che l’Aurum figurerà tra le locations principali, oltre a Londra, Atri, Torino e New York (una scena è stata girata anche al Mediamuseum di Pescara) del film, che verrà presentato nei prossimi mesi, di Glauco Della Sciucca, giornalista professionista e illustratore.
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Glauco Della Sciucca, quarantenne, abruzzese di nascita, è giornalista e illustratore (fra gli altri, il The New Yorker, Columbia Journalism Review, The Jewish Week, Linus), scrittore (Central Park West Stories pubblicato da Baldini&Castoldi a Milano), Designer (suo il best-sellers degli orologi Swatch 2015 presentato a Shangai The Black and White Special) e ideatore e fondatore della neonata start-up multidivisionale inglese Hoffman, Barney &Foscari Ltd, Company insieme a SIR Michael Lindsay-Hogg, Chicca Olivetti, e fra gli altri, Giovanni Iannelli e Alessandro Addari. Nella Campaign Meat Free Monday, Campagna etica lanciata da Stella, Mary e Paul McCartney, figura come supporter ufficiale mondiale Glauco Della Sciucca i cui valori intende promuovere con il suo primo film che sta attualmente post-producendo con HBF Ltd, intitolato “Humanism! A new comedy”, che si prefigge di essere una convergenza tra Cinema, Teatro, Radio e Fotografia; un lungometraggio, girato interamente in bianco e nero, che si ispira al black and white e al rigore formale di artisti come Ingmar Bergman, David Bailey, Woody Allen, Richard Avedon. Come racconta l’Autore, si tratta di una commedia surreale, fuori dal tempo che guarda al mercato nord-europeo, ma anche all’Italia e agli USA del cinema colto newyorkese e indipendente. “L’uomo contemporaneo che intrattiene in quanto tale: lui, la sua stessa vita, le sue parole, le sue miserie, le velleità, gli amori veri o mancati” è il protagonista di questa commedia, che mostra i suoi valori negativi ma in chiave ironica, grottesca. Un film raffinato e adulto, quasi del tutto privo di movimenti di macchina, che per la location dell’Aurum di Pescara ha avuto il patrocinio del Comune, la co-produzione di Fondazione Pescarabruzzo e quella di diversi marchi esteri. Nel cast figurano Huw Parmenter, Paolo Fosso e Saverio Raimondo, Enrica Guidi, Randall Paul, Veronique Vergari, Ezio Budini, Lorena Antonioni e Beth Lockhart. Colonna sonora di Piero Umiliani. Per il trailer del film presentato da Michael Lindsay-Hogg clicca qui.