Banchi d’assaggio con trecento etichette provenienti da tutto il mondo – dalla Georgia alla Provenza passando per Sud Africa, Libano, Germania, Spagna, Portogallo, Croazia, Slovenia, oltre ovviamente all’Italia –; street food a cura del Mercatino del Gusto di Maglie; incursioni musicali; una mostra fotografica sul connubio tra vino e arte; incontri e riflessioni sull’identità di questa particolare tipologia di vini; degustazioni guidate di vecchie e nuove annate. È il caleidoscopico universo di Roséxpo, il salone internazionale dei vini rosati in programma da sabato 21 a domenica 23 giugno prossimi (con un prologo previsto venerdì 21 nella sede della neonata Città del Gusto del Gambero Rosso) tra l’ex Convitto Palmieri e San Francesco alla Scarpa nell’incantevole centro storico di Lecce.

Promosso e ideato da deGusto Salento, associazione dei produttori di Negroamaro, con il patrocinio del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, della Provincia e dell’amministrazione comunale, e con il sostegno dell’assessorato all’Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Puglia, l’evento giunto alla sesta edizione sarà anche l’occasione per interrogarsi – tra identità, marketing e ricerca scientifica – sul futuro dei cosiddetti vini rosa, ponendo le basi per una discussione concreta tra produttori ed addetti ai lavori nell’anno che ha registrato la nascita di Rosautoctono, l’Istituto del vino rosa autoctono italiano che raccoglie i Consorzi di tutela delle denominazioni di origine più rappresentative del settore ovvero Bardolino Chiaretto, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte Rosato e Bombino Nero, Salice Salentino Rosato, Cirò Rosato.

«È partito proprio dal risultato di una tavola rotonda di una precedente edizione di Roséxpo il progetto di associare i consorzi – spiega Ilaria Donateo, presidente di deGusto Salento – e a questo punto del percorso ancora una volta vogliamo stimolare il dibattito nazionale e portarlo su un livello ancora più alto perché oggi più che mai è importante capire cosa si voglia e dove si voglia andare. Il rosato è solo una moda? Oppure è arrivato il momento per avviare una progettualità che porti i rosati italiani a poter competere con i cugini francesi, dai quali abbiamo molto da imparare».

Anticipata da una degustazione di vecchie annate di rosati guidata dalla giornalista Stefania Annese per comprendere la longevità di una tipologia di vino che ha reso famosa la Puglia nel mondo, la kermesse si aprirà ufficialmente la mattina di sabato 22 giugno (QUI il programma completo dell’evento) con un seminario di degustazione comparata di tre etichette di riferimento della Côtes de Provence a fianco delle più importanti denominazioni in rosa italiane, condotto da Filippo Bartolotta, giornalista e grande conoscitore dei mercati internazionali.
Nel pomeriggio, in compagnia di Francesco Muci, responsabile Puglia per la guida Slow Wine, guideranno una tavola rotonda avente come tema “I grandi produttori italiani investono nei rosati. Moda, semplice richiesta commerciale o voglia di scommettere?” alla quale parteciperanno l’abruzzese Marina Cvetic Masciarelli della Cantina Masciarelli di San Martino sulla Marrucina (CH); Cristina Ziliani della Cantina Berlucchi; Christian Scrinzi, responsabile Enologi Gruppo Italiano Vini; Mattia Vezzola della Cantina Costaripa; Matilde Poggi della Cantina Le Fraghe e presidente Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti; Lucia Letrari dell’Istituto Trento DOC e Damiano Calò in rappresentanza dei produttori di deGusto Salento.

In serata, dopo l’apertura dei banchi d’assaggio e degli stand di street food, Abruzzo di nuovo protagonista grazie al seminario di degustazione “Masciarelli incontra”. Tra i relatori, oltre alla produttrice Marina Cvetic Masciarelli, Fabrizio Miccoli dell’AIS ed il già citato Francesco Muci. Tre le batterie di incontri/assaggi: Rosato Colline Teatine IGT Linea Classica Masciarelli 2018 e Cerasuolo d’Abruzzo DOC Chiamami quando piove Valori 2018; Franciacorta DOCG Rosé Extrabrut Camossi e Cerasuolo d’Abruzzo DOC Gianni Masciarelli 2018; Rosé Experience Rosé de Saignée Champagne André Jacquard e Cerasuolo d’Abruzzo DOC Villa Gemma 2018.