testo di Ivan Masciovecchio.
«Ospiti, non clienti. Perché questo non è un ristorante, ma una casa nella quale sentirsi parte di una comunità, una sorta di laboratorio permanente dove grazie al cibo sperimentare e condividere altre forme di bellezza e il piacere delle cose buone». Introdotto dalle note testarde di Daniele Silvestri e circondato dall’affetto di vecchi e nuovi amici che hanno condiviso il suo cammino di vita e di lavoro, così lo chef Franco Franciosi ha aperto la serata di presentazione della nuova stagione di Mammaròssa, il progetto di osteria contemporanea avviato nel 2008 nella sua Avezzano (AQ) insieme alla sorella Daniela in grado di proporre nel tempo una narrazione culinaria originale e moderna delle terre d’Abruzzo, procedendo per quote altimetriche attraverso nuove ed insolite coordinate del gusto.
Fiero figlio della Marsica – capoccia dura e pazienza da leopardo, come recita il brano scelto da lui stesso per autorappresentarsi – è qui che è voluto restare nonostante le lusinghe arrivate a più riprese dalla Capitale, edificando con caparbietà la sua «piccola cittadella del gusto» dove il termine gusto non si riferisce soltanto alle pietanze portate in tavola – seppur sempre di altissima qualità –, quanto soprattutto alla sostanza dei rapporti umani fondati sulla condivisione di bellezza, che sia verso la straordinaria biodiversità dell’Abruzzo nella quale siamo immersi oppure nell’ascolto di un brano che accompagna l’esperienza a tavola, completandola e restituendole quell’aspetto ludico e gioioso troppo spesso sacrificato.
«Ora occorre dare seguito al progetto iniziale, renderlo se possibile più popolare, continuando a vivere il territorio ancora più visceralmente in compagnia delle persone che ci hanno accompagnato nel nostro percorso di crescita» ha dichiarato lo chef. Ecco quindi il nuovo ciclo della scuola di cucina, un calendario di dieci appuntamenti che dal prossimo 15 ottobre, ogni martedì, accompagnerà i partecipanti fino alle soglie del Natale. Non semplici lezioni con docenti e discenti ingessati nei rispettivi ruoli, ma veri e propri incontri conviviali dove riconoscersi compagni nel senso etimologico del termine, condividendo non solo i piatti e i risultati dell’esperienza formativa, ma anche il piacere dello stare insieme.
A illustrare le singole lezioni un nutrito parterre di amici, agricoltori, vignaioli e colleghi come i ristoratori romani Stefano Callegari (Trapizzino), Flavio De Maio (Velavevodetto) e Jun Ge (Sinosteria) i quali saranno ospitati a più riprese in Abruzzo per animare rispettivamente i corsi sulla pizza in teglia, sulla cucina romana e sui sapori d’oriente. Tra gli intervenuti, Silvia Bambagini Oliva ha raccontato della sua nuova vita in campagna dopo un passato nel mondo del cinema, che la vede ora impegnata con le sue galline alimentate con semi di canapa per la produzione di uova biologiche, allevate su vecchi terreni ereditati dalla nonna a Massa D’Albe; mentre Alessio De Stefano, ideatore del progetto della piccola biblioteca marsicana, ha introdotto ai riti contadini del Capetièmpe, quel periodo magico e sacro compreso tra la vigilia di Ognissanti (31 ottobre) e San Martino (11 novembre) quando la terra si addormenta in attesa dell’inverno, al centro della lezione sulla cucina d’autunno.
Così come gli agricoltori Manlio Tiberi e Annamaria Di Rocco, coltivatori di grani antichi al pari della stessa Daniela Franciosi, attiva ormai da tempo nella riscoperta del cosiddetto miscuglio evolutivo seguendo gli insegnamenti del prof. Salvatore Ceccarelli, le cui farine saranno utilizzate nell’incontro sui pani di Mammaròssa. E poi il botanico campano Luigi Nappi, tra i più profondi conoscitori di erbe spontanee; Valentina Di Camillo della Tenuta i Fauri, che con il suo Pecorino frizzante da metodo ancestrale ha accompagnato gli assaggi in uscita a ciclo continuo dalla cucina durante la serata, dal trancio di pizza ai rigatoni all’amatriciana, dai frascarelli con aglio ursino alla trippa; Matteo Corazza e le sue birre artigianali prodotte nello storico impianto di Collerosso rilevato di recente in quel di Borgorose (RI); fino al gelato anch’esso prodotto artigianalmente dal giovane Valerio Venti nella sua gelateria Micama di Avezzano aperta di ritorno dall’esperienza in Finlandia, con il nome che omaggia quello delle nonne e nel logo il richiamo alle vette del Velino.
In chiusura lo chef Franco Franciosi ha voluto accanto a sé anche il presidente di Marsica Sharing Giorgio Calisi, che ha parlato delle connessioni per lo sviluppo del territorio marsicano, e Alessandro Seritti, il presidente che ha riportato l’Avezzano Rugby agli onori della massima serie. E chi lo sa se, tra i tanti progetti in cantiere, gli accoglienti spazi di Mammaròssa non arrivino ad ospitare anche un conviviale quarto tempo in occasione delle partite casalinghe, andando magari oltre il recinto della palla ovale per stringersi in un abbraccio collettivo e brindare alle eccellenze d’Abruzzo e ai nuovi traguardi da raggiungere.
Di seguito il calendario completo degli appuntamenti in cucina, tutti con inizio alle 19.30 (per info e prenotazioni chiamare al numero 0863 33250 oppure inviare un messaggio WhatsApp al 347 1167474):
Martedì 15 ottobre | Corso sulla pizza in teglia
Martedì 22 ottobre | La cucina di Mammaròssa a km zero
Martedì 29 ottobre | La cucina dell’autunno, speciale Capotempo
Martedì 5 novembre | La cucina romana
Martedì 12 novembre | I pani di Mammaròssa
Martedì 19 novembre | La cucina del nord della Spagna: il Cammino di Santiago
Martedì 26 novembre | Pechino Express, un viaggio verso oriente
Martedì 3 dicembre | La cucina anni ‘80
Martedì 10 dicembre | Natale a New York (speciale street food)
Martedì 17 dicembre | Cosa cucinare per la Vigilia di Natale?