testo e foto di Ivan Masciovecchio.
Cavalcando l’onda lunga del successo dell’anno passato, anche l’edizione numero tredici di Identità Golose – il congresso di cucina d’autore in programma a Milano da sabato 4 a lunedì 6 marzo – sarà incentrata sulla forza della libertà. Libertà di pensiero, libertà di uscire dagli schemi noti, libertà soprattutto di percorrere itinerari inconsueti confrontandosi con il resto del mondo, «di arricchirsi delle diversità che più ci sono piaciute per farle proprie, senza obblighi alcuni», secondo le parole di Paolo Marchi, ideatore e curatore della manifestazione, che proprio sul tema del viaggio ha voluto incentrare questa edizione 2017.
Tra la consueta pattuglia di chef italiani ed internazionali in arrivo sul palco del Centro Congressi di Via Gattamelata, l’Abruzzo sarà degnamente rappresentato oltre che dal veterano Niko Romito del Reale Casadonna di Castel di Sangro (AQ) – tredici presenze su altrettante edizioni – anche dai gemelli Alessio e Mattia Spadone de La Bandiera di Civitella Casanova (PE), il ristorante di famiglia fresco di iscrizione nell’esclusivo club de Le Soste, l’associazione di ristoratori che hanno segnato la storia della cucina italiana, fondata tra gli altri da Gualtiero Marchesi ed Antonio Santini e composta da soli 81 membri in tutto il mondo.
Classe 1988, unici abruzzesi ad essere inseriti nella sezione “La nuova cucina italiana”, i giovani rampolli di papà Marcello e mamma Bruna si esibiranno domenica 5 marzo raccontando genesi e preparazione di gallo e granaglie, un piatto già presentato in anteprima al recente congresso regionale MEETinCUCINA di cui si può leggere qui, proposto in abbinamento con una versione a base di mezcal del celebre cocktail Tom Collins ideata per l’occasione.
Prima della partenza per Milano li abbiamo ascoltati separatamente per un breve e simpatico confronto a distanza su gusti e preferenze personali.
Dimmi un pregio ed un difetto di tuo fratello…
Alessio. La sincerità e una certa incostanza caratteriale.
Mattia. Un naso finissimo e una tendenza a dimenticare ciò che gli viene detto.
E i tuoi?
A. Un’indole piuttosto conviviale e una memoria non propriamente di ferro.
M. Un pregio che è anche un difetto, sono istintivo e impulsivo.
Sport preferito?
A. Nuoto.
M. Sci.
Miglior ristorante (o piatto) provato ultimamente?
A. Da Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba.
M. Da Enrico Crippa al Piazza Duomo di Alba.
Miglior vino mai bevuto?
A. Montepulciano d’Abruzzo Valentini 1974 e Chateauneuf du Pape Chateau Rayas Rouge 1995.
M. Chateauneuf du Pape Chateau Rayas Rouge 1995.
C’è qualcosa che proprio non riesci a mangiare?
A. Il cervello.
M. Odio il curry.
Invece, qual è il tuo cibo o piatto dell’anima?
A. Chitarrina con le pallottine.
M. Interiora di agnello al sugo.
Drink preferito?
A. Negroni.
M. Old Fashion preparato da Alessio.
Nella realizzazione del piatto perfetto, in percentuale, quanto incide la materia prima e quanto la mano dello chef?
A. 60 e 40.
M. 80 e 20.
Nella realizzazione del vino perfetto, in percentuale, quanto incide la materia prima (e il lavoro in vigna) e quanto la mano dell’enologo in cantina?
A. 90 e 10.
M. 90 e 10.
Potendoti concedere una serata libera…
A. Mi piace stare in compagnia di amici, magari andando alla scoperta di qualche ristorante.
M. Me ne andrei ad un concerto.
Gruppo e/o cantante preferito?
A. Mi piacciono i cantautori italiani tipo De Andrè, Capossela, Rino Gaetano…
M. De Andrè.
Hai visto Sanremo?
A. No.
M. No.
Ultimo film visto al cinema?
A. The Hateful Eight.
M. The Hateful Eight.
Attore/attrice/regista preferiti?
A. Mi piace molto Tom Hanks.
M. Quentin Tarantino.
Il miglior film sul cibo e/o sul vino?
A. Sideways.
M. Ratatouille.
Ultimo viaggio fatto?
A. Roma.
M. Messico.
Un luogo dove ti piacerebbe vivere?
A. Sembrerà strano, ma a me piacerebbe stare a Roma.
M. In Catalogna.
Cosa ha rappresentato per te la conquista della stella?
A. Una gioia immensa soprattutto perché ha ripagato delle fatiche fatte in questi anni dalla mia famiglia.
M. Un traguardo importante raggiunto grazie soprattutto al sacrificio della mia famiglia.
Secondo te, è più difficile prenderla o mantenerla?
A. Senza dubbio mantenerla.
M. Prenderla.
In Abruzzo tu a chi la daresti la tua stella?
A. Al D.One a Montepagano di Roseto degli Abruzzi.
M. Darei la seconda stella al Villa Maiella di Guardiagrele.
Cosa ti rende felice?
A. Stare in famiglia, meglio se riuniti attorno ad un tavolo.
M. In questo periodo, mia madre che mi affianca in cucina.
Cosa invece ti fa paura?
A. Il buio.
M. Parlare davanti ad un pubblico numeroso.
Come e dove ti vedi tra trent’anni?
A. Spero sempre tra le mura della Bandiera, magari un po’ più burbero e poco paziente a stappare le mie bottiglie per amici e clienti.
M. Sinceramente proprio non lo so, diciamo che per il momento non mi pongo il problema.
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