Con le stesse parole utilizzate dallo chef modenese Massimo Bottura nella sua prima missiva indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il consorzio Qualità Abruzzo e l’associazione Aria hanno aperto la loro lettera indirizzata al presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio ,ed al presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.

«Ma noi chi siamo?». Un allarme lanciato all’unisono dalle due associazioni in rappresentanza di circa 50 ristoranti abruzzesi che da marzo ormai stanno vivendo un momento drammatico di profonda difficoltà, rischiando di scomparire portandosi dietro un pezzo di cultura gastronomica della regione.
Alle autorità regionali chiedono lo stanziamento immediato di un fondo di liquidità da destinare a tutte le attività del settore con un contributo a fondo perduto riconosciuto in base al fatturato del mese di dicembre 2020 e all’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di dicembre 2019. Una richiesta che pone l’accento sull’importante contributo che il comparto gastronomico fornisce all’immagine della regione Abruzzo. «Non siamo solo cuochi, pasticcieri, gelatieri – si legge nel testo della lettera – perché ogni nostra attività è un piccolo baule pieno di gemme preziose, perché col nostro lavoro facciamo cultura, sosteniamo i piccoli operatori agricoli e della pesca, siamo il motore del turismo gastronomico, valorizziamo i piccoli borghi, facciamo formazione, siamo una rivoluzione culinaria umanistica che coinvolge anche il sociale. Nei piccoli centri, accanto ai nostri ristoranti sono nate tante altre piccole attività collaterali, come b&b, botteghe, aziende agricole che senza il nostro lavoro rischiano di essere cancellati dal nulla che avanza e di perdere le fondamenta dell’identità regionale e nazionale».
Di fronte alla chiusura forzata e duratura delle attività e alla mancanza di liquidità l’intero sistema fondato sulla ristorazione è destinato a crollare se non arriverà un supporto concreto e immediato da parte delle istituzioni regionali. «Chiediamo al presidente Marsilio ed al presidente Sospiri un aiuto concreto e immediato – concludono i ristoratori abruzzesi – altrimenti per tanti di noi sarà difficile poter continuare a sognare, sarà impossibile continuare a fare poesia e quindi sarà difficile immaginare il futuro. Se è vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, oggi abbiamo bisogno di rendere visibile l’invisibile, perché è essenziale per l’Abruzzo e per l’Italia il lavoro di tutti noi».