testo di Ivan Masciovecchio.

Più di 7.000 viaggiatori provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo, compresi USA ed Australia; 20 i treni storici allestiti con affascinanti carrozze d’epoca anni ’30 modello Centoporte e Terrazzini, tutti rigorosamente sold out con settimane di anticipo, compresi anche i prossimi treni di dicembre; un indotto economico prodotto sul territorio stimato in centinaia di migliaia di euro. È questo il bilancio tracciato oltre ogni più rosea aspettativa dall’associazione Le Rotaie di Isernia su quest’anno denso di emozioni vissute sulla Transiberiana d’Italia, la storica linea ferroviaria Sulmona-Carpinone capace di raggiungere alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo i 1.268,82 metri di altitudine che ne fanno la più alta della rete dopo quella del Brennero, e che nel 2016 festeggerà i 119 anni dall’inaugurazione dell’intera tratta.
«Numeri realizzati esclusivamente grazie al lavoro, all’impegno, alla passione ed all’entusiasmo di tutti i volontari dell’associazione, senza alcun tipo di contributo pubblico, né privato – dichiara Claudio Colaizzo de Le Rotaie –. Al contrario, vorremmo ringraziare la Fondazione FS Italiane, che è stata l’unica a supportarci ed a venirci incontro affinché il nostro impegnativo programma potesse essere rispettato».
Archiviato il comprensibile disappunto, da lui ci facciamo raccontare le principali novità del calendario di corse previste per il 2016 – già visualizzabile all’indirizzo www.lerotaie.com –, capace come sempre di soddisfare le aspettative di adulti e bambini, proponendo tutti viaggi unici all’insegna di natura, cultura, gusto e divertimento.

«Sicuramente quella più importante sarà la possibilità di ospitare a bordo anche delle biciclette, grazie all’utilizzo di un carro bagagliaio che sarà parte integrante del convoglio storico. In questo modo chiunque voglia intraprendere un viaggio dinamico, abbinando al treno anche itinerari in bicicletta, potrà scegliere liberamente la fermata di salita e discesa indipendentemente dalla destinazione di giornata. Anche prenotare diventerà più facile, grazie ad una piattaforma on line mediante la quale ci si potrà assicurare il posto in pochi click».
Novità in vista anche rispetto alla vostra base logistica.
Sì, infatti grazie ad una convenzione con la Fondazione FS Italiane, dal prossimo anno avremo in utilizzo la rimessa locomotive di Castel di Sangro, che renderemo funzionale come polo museale di cultura ferroviaria aperto al pubblico, considerando che nella nostra attuale sede presso l’ex rimessa locomotive di Isernia i lavori di costruzione del parco urbano a tema ferroviario andranno avanti ancora a lungo, non consentendoci quindi la fruibilità degli spazi.

Entrando nel dettaglio delle corse, quattro saranno le partenze previste da Isernia verso l’Abruzzo. Si comincia subito il 3 gennaio con la Sagra della Polenta di Pettorano sul Gizio ed il Presepe vivente di Campo di Giove.
Nonostante le tantissime richieste di partecipazione dall’area molisana, campana e basso laziale, purtroppo ci è impossibile partire con una certa regolarità da Isernia – capolinea molisano della ferrovia – perché il treno storico è ricoverato in pianta stabile nel deposito di Sulmona ed il viaggio a vuoto del convoglio rappresenta per noi sempre un impegno economico non indifferente. Comunque anche quest’anno garantiremo diversi collegamenti, con programmi di viaggio ricchi e piacevoli.
Tra gennaio e febbraio, ben quattro saranno i Treni della Neve, due con destinazione Roccaraso ed uno da Isernia verso Campo di Giove.
Ricordo ancora a febbraio scorso quando siamo stati letteralmente inondati di mail e telefonate, tanto che fummo costretti ad organizzare un altro treno fuori programma. Sperando in una stagione invernale altrettanto generosa, anche quest’anno – oltre che sulle piste da sci – ci si potrà divertire sulle ciaspole, pattinando sul ghiaccio oppure visitando i caratteristici borghi montani imbiancati di neve.

Due saranno le partenze (aprile e agosto) verso S. Pietro Avellana con il Treno della Foresta, con sosta alla Riserva naturale di Montedimezzo.
Questo luogo rappresenta uno dei patrimoni forestali più suggestivi dell’intero Appennino, tutelato dall’Unesco dal 2014 per la bellezza e la varietà della flora e della fauna presenti al suo interno, compreso il Re Fajone, un faggio record di 500 anni d’età e oltre 6,5 metri di circonferenza! La ferrovia ne lambisce i confini ed ha la stazione di riferimento a due passi dall’ingresso. È una meta molto consigliata per famiglie e scolaresche, a cui teniamo particolarmente.
In occasione del 71° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, si ripeterà la partenza eccezionale da Pescara verso Roccaraso.
Il 25 aprile scorso, nonostante l’organizzazione sia stata per noi molto più dispendiosa, abbiamo creduto fin dal principio nella validità e nell’originalità di questa proposta, anche se non pensavamo di finire la sera stessa addirittura sul Tg1 della Rai! Per l’anno prossimo, riproporremo l’apprezzato spettacolo teatrale Banditen della Compagnia dei Guasconi, di cui ricordo ancora l’atmosfera, vissuto dal pubblico praticamente in apnea, rapito dalla forza della storia raccontata.

A maggio meta di giornata sarà Castel di Sangro con il Treno di Slow Food, destinazione raggiunta nuovamente in ottobre con il Treno dell’Arte e del Gusto.
In occasione di questi viaggi, le piccole stazioni attraversate dal treno storico si animeranno con una rassegna di prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia locale, allestita in collaborazione con la Condotta Peligna di Slow Food, diventando il centro pulsante del paese. Si andrà alla scoperta, inoltre, delle semi-sconosciute bellezze artistiche che la zona dell’Alto Sangro custodisce con generosità, come l’incantevole Pinacoteca di Castel di Sangro, con la raccolta delle opere di Teofilo Patini, ed il Museo Civico Aufidenate ricco di testimonianze del passato rinvenute proprio in quella zona.
In estate, tra giugno e agosto, due Treni del Borgo condurranno alla scoperta di Palena e Carovilli. Poi si esploreranno anche gli Altipiani maggiori d’Abruzzo con destinazione Roccaraso e Pescocostanzo. Infine con il Treno della Birra d’Abruzzo si farà tappa ad Alfedena-Scontrone.
L’arrivo della bella stagione consentirà di vivere maggiormente all’aperto i nostri viaggi. Ci sarà la possibilità di percorrere itinerari di trekking lungo i sentieri del Parco Nazionale della Majella e sui tratturi altomolisani, utilizzando laddove possibile anche la mountain bike. Si visiteranno quindi borghi storici ricchi di arte e antiche tradizioni, come quella del tombolo, capace di stringere le due regioni sorelle Abruzzo e Molise in un abbraccio ideale, proprio come fa la ferrovia che le attraversa. Inoltre, riproporremo la mostra realizzata a dicembre 2014 per ricordare i fasti del primo stabilimento di birra attivo in Abruzzo negli anni ’20 del secolo scorso il cui rudere è ancora visibile dalla ferrovia nei pressi della stazione di Montenero Valcocchiara, allestendo una vere e propria area degustazione con il coinvolgimento dei principali birrifici artigianali abruzzesi e molisani.

Partenza molisana in luglio e percorrenza di tutta la tratta con destinazione Giostra Cavalleresca di Sulmona.
A questo proposito, d’intesa con l’amministrazione comunale, abbiamo programmato la data di fine luglio proprio per dare modo a chi arriva da fuori regione di poter vivere non solo un’esperienza di viaggio affascinante, ma di partecipare ad uno degli eventi più sentiti e spettacolari d’Abruzzo. Tutti i viaggiatori, infatti, avranno modo di ammirare il suggestivo corteo che si snoderà lungo le vie del centro storico dell’affascinante capoluogo peligno, che si concluderà poi in piazza Garibaldi dove avrà luogo la Giostra.
Grande festa poi a settembre per il 119° anniversario dell’apertura della ferrovia, con viaggio speciale da Isernia verso Campo di Giove.
Per celebrare la storica ricorrenza del 18 settembre, che nel 2016 cadrà proprio di domenica, l’ultima partenza dell’anno dal capoluogo molisano verso l’Abruzzo vedrà il coinvolgimento di tutte le stazioni dei paesi raggiunti dalla ferrovia. In attesa del 2017 dove in occasione dei 120 anni della tratta coltiviamo il sogno di poter rivedere dopo tanto tempo una locomotiva a vapore sbuffare sui binari della Transiberiana d’Italia.