Si parla di un progetto per un’area archeologica nella città di Pescara nella zona del campo sportivo di Rampigna. L’area, al centro di un progetto di ristrutturazione, potrebbe celare resti archeologici in parte riemersi durante i recenti lavori di ampliamento dei binari ferroviari, tra la stazione centrale e il fiume. Si tratterebbe dei resti di un bastione della fortezza cinquecentesca demolita alla fine del XIX secolo. Il sindaco Carlo Masci e l’architetto Aldo Giorgio Pezzi, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, si sono recati in sopralluogo annunciando gli imminenti saggi di verifica. Il progetto è quello di integrare il sito storico con il polo sportivo in modo che possa coesistere con la riqualificazione del campo Rampigna.
Si legge in una nota: «si sta lavorando alla definizione di un polo che unisca in una visione omogenea e di grande interesse tutta la zona racchiusa tra i resti – ad Ovest – della Fortezza cinquecentesca, riemersi di recente durante i lavori di adeguamento della rete ferroviaria, l’area del vecchio stadio caro ai cultori della mitica Strapaesana e oggi in disuso, il circolo Canottieri La Pescarina e il fiume. Si tratta quindi di un progetto di valorizzazione di una parte molto significativa del capoluogo perché sede delle tracce più eloquenti di un passato dimenticato».
«Il campo Rampigna è una delle strutture più datate di Pescara, un pezzo di archeologia sportiva – ha detto il sindaco Masci – Con ciò che ci dicono essere presente nel sottosuolo, abbiamola possibilità, insieme ai resti già rinvenuti del bastione San Vitale e all’imminente recupero della bellissima struttura di stile razionalista del Circolo Canottieri costruita durante il Ventennio, di realizzare un sistema integrato storico-turistico che possa richiamare visitatori e legittimare ancor più una identità secolare anche nella nostra città».