Si apre una nuova fase del vino cooperativo in Abruzzo. Riprendendo l’antico adagio secondo il quale l’unione fa la forza, nei giorni scorsi è stata costituita ad Ortona VIN.CO, struttura formata da tredici cantine abruzzesi della provincia di Chieti nata con l’obiettivo di valorizzazione le bollicine autoctone d’Abruzzo. Ne fanno parte le cantine sociali di Ari, Vacri e Villamagna e poi Colle Moro (Frisa), Coltivatori Diretti (Tollo), Eredi Legonziano (Lanciano), Michele Arcangelo (Vasto), Progresso Agricolo (Crecchio), San Nicola (Pollutri), Sannitica (Canosa Sannita), San Zefferino (Caldari di Ortona), Sincarpa (Torrevecchia Teatina), Citra Vini (Ortona).
«Sono orgoglioso di rappresentare questa nuova realtà cooperativa – ha affermato il presidente Carlo De Iure durante la presentazione alla stampa –. Il nostro è un progetto molto ambizioso che rafforza la cooperazione in Abruzzo e punta al miglioramento di tutta la filiera produttiva, attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni nella forma spumantizzata. Per ora tredici cantine cooperative hanno raccolto questa sfida, ma siamo aperti a nuovi ingressi e ci auguriamo che anche altre realtà vogliano presto farne parte».
Soddisfazione espressa anche da Marina Paolucci, responsabile Sviluppo di Confcooperative Abruzzo: «Le nostre bollicine autoctone non hanno nulla da invidiare a quelle di altre regioni; i dati mostrano chiaramente come il mercato degli sparkling wine sia in continua crescita e per il mondo cooperativo abruzzese questa è una vera opportunità da cogliere. Il metodo Martinotti è il più adatto per la valorizzazione dei vitigni autoctoni, ma è necessario investire in ricerca, innovazione e marketing attraverso un brand unico che sia riconoscibile e comunichi l’autenticità delle nostre produzioni».
Concentrandosi quindi sui vitigni autoctoni Montepulciano e Trebbiano Abruzzo, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico – coltivati dai circa 4.000 soci vignaioli sugli oltre 7.500 ettari di vigneti – la nuova realtà cooperativa, oltre alla valorizzazione degli stessi sul mercato, si pone come obiettivo principale la diminuzione dei processi di spumantizzazione fuori regione auspicando benefici sia nell’immediato che nel lungo termine, dall’ottimizzazione dei costi ad una maggiore capacità produttiva che porti entro il 2022 a veicolare circa il 5% della produzione totale regionale di vini bianchi con oltre 5 milioni di bottiglie.
«Quale esponente del mondo cooperativo e ora nelle vesti di presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo – ha affermato in conclusione Valentino Di Campli – non posso che essere assai soddisfatto di questa iniziativa. Le cantine cooperative hanno fatto tanta strada negli ultimi quindici anni, anche se c’è ancora molto da fare. VIN.CO segna, a tutti gli effetti, una nuova fase del vino cooperativo abruzzese. L’unione fa la forza, oltre a essere un motto cooperativo, è anche un monito e un obiettivo su cui è necessario ragionare e riflettere per intraprendere un percorso di ristrutturazione di tutto il sistema vitivinicolo abruzzese al fine di accrescerne la redditività e il valore».
Dopo l’incontro con la stampa di ieri, l’Enoteca Regionale d’Abruzzo di Ortona ospiterà oggi pomeriggio alle 17 l’evento di presentazione al pubblico di VIN.CO. Previsti gli interventi del sindaco di Ortona Leo Castiglione, del presidente VIN.CO Carlo De Iure, del presidente del Distretto Agroalimentare di qualità Rocco Pasetti, del presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, del presidente dell’Alleanza Cooperative Abruzzo Massimiliano Monetti e della responsabile Sviluppo di Confcooperative Abruzzo Marina Paolucci. Seguirà degustazione.