Ci sono quelli dedicati ai santi Francesco e Benedetto, quelli rivolti ai briganti dell’Aspromonte, quelli che attraversano i luoghi dove Dante visse in esilio e scrisse la Divina Commedia, quelli che ripercorrono territori e memorie della Prima Guerra Mondiale. E ancora, la Via Appia, la Via Francigena, la Via degli Dei, la Via Romea Germanica e tanti altri. Sono i Cammini d’Italia inseriti nel portale www.camminiditalia.it, presentato ufficialmente sabato a Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e del coordinatore della Commissione Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, l’abruzzese Giovanni Lolli.
Si tratta di un contenitore di percorsi e itinerari pensato come una rete di mobilità slow, una vera e propria infrastruttura intermodale di vie verdi al servizio di viaggiatori e turisti grazie alla quale si potrà scegliere la possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi, in bicicletta, a cavallo o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, promuovendo una nuova dimensione dello stare insieme.
Tra le oltre 40 proposte attualmente presenti in questa sorta di Atlante dei Cammini – strumento dinamico ed in costante aggiornamento – una riguarda anche l’Abruzzo. Si chiama Viaggio nella storia d’Abruzzo e si articola in cinque diversi itinerari contrassegnati dalle lettere A-B-C-D-E e visibili all’indirizzo www.unviaggionellastoriadabruzzo.it, capaci di attraversare 40 comuni e 263 siti di interesse archeologico-naturalistico-culturale per un totale di 330 chilometri, in gran parte compresi all’interno dei territori del Parco regionale Sirente-Velino, del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Parco nazionale della Majella.
Nel dettaglio, l’itinerario A interessa esclusivamente il capoluogo dell’Aquila, con la possibilità per i fruitori di visitare alcuni dei monumenti simbolo della città recentemente restaurati e aperti al pubblico. Per altri luoghi sorici i lavori di ristrutturazione sono in via di ultimazione, ma vale comunque la pena ammirarli in tutta la loro bellezza e maestosità, anche se solo nella parte esterna. L’itinerario B si sviluppa ad anello e rappresenta il percorso principale dell’intero progetto, estendendosi per oltre 130 chilometri. Abbraccia la parte settentrionale della valle Peligna, la valle dell’Aterno, la valle del Tirino e la piana di Navelli, aree note per il patrimonio archeologico-monumentale e per la produzione del pregiatissimo Zafferano dell’Aquila, la cui storia è possibile leggere qui. Raggiunge molteplici centri urbani di età romana nonché alcune delle necropoli protostoriche più ricche della regione come quella di Fossa.
L’itinerario C percorre un’area magica del territorio montano abruzzese riguardante l’altopiano di Campo Imperatore, altrimenti conosciuto come piccolo Tibet per le sue caratteristiche ambientali; luogo più volte scelto da produzioni cinematografiche internazionali anche per la presenza di castelli e per il fascino dei suoi borghi incastonati tra le alture del maestoso Gran Sasso d’Italia, da Santo Stefano di Sessanio a Castel del Monte, da Calascio a Castelvecchio Calvisio.
L’itinerario D tocca gran parte della valle Peligna fino alle propaggini del Morrone. Qui è possibile addentrarsi nella religiosità del mondo antico visitando alcuni degli eremi più belli d’Abruzzo, santuari, aree archeologiche e centri storici con borghi e castelli, come quelli di Pacentro e Roccacasale. La zona si estende a ridosso del Parco Nazionale della Majella, lambendo i contorni della Riserva del Monte Genzana e Alto Gizio, dove la natura regna sovrana. A Sulmona, città posta al centro dell’itinerario e nota per la bontà dei suoi confetti e dell’aglio Rosso, durante l’anno è possibile assistere a diverse rievocazioni storiche di indubbia suggestione.
Infine l’itinerario E è caratterizzato dalla presenza di corsi d’acqua e piccoli, grandi laghi, come quello di San Domenico e di Scanno, quest’ultimo dall’originale perimetro e forma di cuore. Il tragitto all’interno della Riserva delle Gole del Sagittario si sviluppa tra affascinanti borghi appollaiati sulla roccia ed eremi che costituiscono la più evidente testimonianza della continuità dal Medioevo fino ai nostri giorni.
«Sempre più persone partono in viaggio cercando qualcosa in più di una semplice vacanza – ha dichiarato il ministro Franceschini –. L’Atlante dei Cammini è pensato per quei viaggiatori che desiderano vivere un’autentica esperienza nel nostro Paese immergendosi a passo lento in quel patrimonio diffuso fatto di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità che costituisce il carattere originale e l’essenza stessa dell’Italia. Così come il 2016 è stato l’anno nazionale dei cammini, il 2017 quello dei borghi e il 2018 quello del cibo italiano, il 2019 sarà l’anno del turismo lento, un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici ad alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo. Investire sul turismo sostenibile – ha concluso – è una strategia di sviluppo che ha come fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico; un circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio fisico e lungo un arco di secoli di civiltà. Una strategia fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici che ci attendiamo per i prossimi anni».