Se questo articolo avesse una colonna sonora, viaggerebbe sicuramente sulle melodie di “On the way to wonderland”, sulla strada per il paese delle meraviglie con le musiche composte ed eseguite da Maurizio Di Fulvio, chitarrista abruzzese noto ed apprezzato in tutto il mondo

testo di Valentina Tenaglia
Interprete, compositore e arrangiatore, vanta, una notevole carriera concertistica, suonando nei maggiori festival europei e americani a fianco dei grandi artisti contemporanei e ricevendo elogi da importanti testate giornalistiche internazionali e dalla critica specializzata, che lo considerano uno dei musicisti più interessanti e innovativi dell’attuale panorama musicale. «La mia passione – racconta – è nata a Serramonacesca, il paesino d’origine dove ho trascorso l’infanzia. Ricordo che andavo sempre a sentire le prove di mio cugino, cantante di un gruppo pop, nel quale si suonavano anche famosi brani di Santana. A 10 anni, quando con la mia famiglia mi sono trasferito a Pescara, ho iniziato a suonare la chitarra elettrica in parrocchia. Successivamente sono entrato al Conservatorio Luisa D’Annunzio. Ottenuto il Diploma, ho frequentato stage di classica con Julian Bream e Abel Carlevaro e di jazz con John Scofield e Pat Metheny, cercando di “prendere” il più possibile da questi grandi musicisti senza rinunciare alla mia espressione personale, sintesi di un incontro tra il jazz e una formazione decisamente europea». Molto attento ai diversi aspetti della musica e della produzione artistica, Maurizio Di Fulvio ha pubblicato cinque album: Sweety notes (2000), Mediterranean flavours (2003), A flight of fugues (2004), On the way to wonderland (2007) e Carinhoso (2010). A differenza degli ultimi due cd, dedicati a composizioni originali, nell’ultimo lavoro il maestro ha voluto affrontare un repertorio di brani noti, passando dal linguaggio classico alle sonorità brasiliane, dal jazz al pop, sperimentando nuove possibilità insieme alla bravissima cantante Alessia Martegiani e a strumentisti di spessore, come il contrabbassista Ivano Sabatini e il percussionista-batterista Walter Caratelli, che lo hanno accompagnato in numerose tournée in tutto il mondo. «Il trio con contrabbasso e batteria è la mia formazione preferita – ammette il chitarrista – perché mi permette di scompigliare le abitudini in modo da essere stimolato, e oserei dire obbligato, a realizzare arrangiamenti e passaggi musicali assolutamente originali, spingendomi anche a provare nuove tecniche di esecuzione». Il maestro è reduce da lunghe ed entusiasmanti tournèe, che nel corso degli ultimi mesi lo hanno visto protagonista in Sudamerica e gran parte dei paesi europei. «I miei prossimi impegni – spiega Di Fulvio – riguardano un nuovo progetto discografico, la stesura compositiva di un concerto per chitarra e orchestra e nuovi tour programmati fino alla fine del 2013 come solista e con formazioni varie: dalla Tailandia e Giappone all’America centrale e del sud, dagli Stati Uniti d’America alla Russia, dall’Israele alla Turchia e ancora in Inghilterra, Spagna, Germania, Belgio, Francia e Polonia. Sono ovviamente previste date in diverse località italiane e anche abruzzesi», rassicura il maestro, che in questi giorni, tra l’altro, è impegnato come direttore artistico nella preparazione della 16a edizione del Festival dell’Adriatico, kermesse musicale dagli altissimi contenuti interamente dedicata alla chitarra, che si svolge nella prima settimana di dicembre a Pescara e dintorni. «In un momento particolarmente difficile per le sorti della cultura italiana – aggiunge Di Fulvio – è proprio grazie al pubblico sensibile, preparato ed esigente che frequenta eventi come il Festival dell’Adriatico che si potrà continuare a dare valore alla musica di qualità».