testo di Ivan Masciovecchio.
«Per capire un vino bisogna camminare le vigne». Nasce idealmente nel segno delle lungimiranti parole del compianto Luigi Veronelli il nuovo progetto della Cantina Frentana di Rocca San Giovanni (CH), pensato per promuovere la particolare bellezza artistica e paesaggistica di un territorio unico dal quale prendono corpo, gusto e profumi i propri vini identitari.

Presentato all’interno della suggestiva Torre Vinaria alla presenza, tra gli altri, del presidente Carlo Romanelli, del curatore del progetto Maurizio Gily, del sindaco di Rocca San Giovanni Gianni Di Rito e dell’editorialista della Gazzetta dello Sport e scrittore Marco Pastonesi per il quale la bicicletta rappresenta «un talismano per la felicità», Frentana Bike (www.frentanabike.it/) si propone di far scoprire a turisti ed enoappassionati le innumerevoli meraviglie della zona, pedalando dalle verdi colline poste alle pendici della Maiella madre fino all’azzurro del mare Adriatico contrappuntato dai trabocchi, i grandi anfibi antidiluviani di dannunziana memoria che danno il nome al tratto di costa abruzzese della provincia di Chieti compreso tra Ortona e Vasto.

Cinque gli itinerari tracciati tra i vigneti allevati a tendone (o pergola abruzzese) e gli uliveti di cultivar Gentile di Chieti curati e custoditi quotidianamente dagli oltre 500 soci della cooperativa vinicola. Percorsi di lunghezza variabile da un minimo di 5 ad un massimo di 50 chilometri dislocati tra i comuni di Rocca San Giovanni, Fossacesia, Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro, San Vito Chietino e Torino di Sangro, pensati per le due ruote (biciclette da strada e/o MTB, anche in versione elettrica) ma che – almeno quelli più brevi – possono essere affrontati tranquillamente a piedi, rinnovando e portando così a compimento l’auspicio veronelliano.

Che siate ciclisti più o meno amatoriali o semplici camminatori, dunque, a tutti verranno riservate attenzioni speciali da parte della Cantina Frentana e degli altri partner del progetto Frentana Bike (una rete di produttori, ristoratori, operatori turistici in continuo aggiornamento), dalle offerte per acquisti, degustazioni e visite guidate alla Torre Vinaria e alla bottaia, alle colonnine per la ricarica gratuita delle biciclette a pedalata assistita attivate in collaborazione con Repower, azienda leader nel mercato dell’efficienza energetica e mobilità elettrica.

Entrando nel dettaglio delle singole tratte (scaricabili dal sito in file GPX e fruibili con il telefonino grazie anche ad appositi QRcode), l’itinerario Valle delle Farfalle ed Eremo dannunziano (20,5 km per 266mt di dislivello, su asfalto con varianti in sterrato per MTB) parte dalla Marina di San Vito Chietino per dirigersi verso il paese alto ed il Belvedere Marconi dal quale godere dello splendido panorama circolare dal Gran Sasso d’Italia alla Maiella, proseguendo successivamente verso Rocca San Giovanni fiancheggiando ed in parte sfiorando una delle vallette boscose che costituiscono la Riserva naturale Grotta delle Farfalle, fino ad arrivare al mare.

Giunti sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi, parte integrante del progetto regionale Bike to Coast (in via di completamento in diversi punti) caratterizzato dalla presenza di una pista ciclopedonale realizzata lungo gran parte del litorale abruzzese, si procede verso nord rinfrescati dall’aria salmastra e dai profumi dell’Adriatico. In località Vallevò di Rocca San Giovanni, tra il Trabocco Sasso della Cajana e Punta Tufano, ci si può concedere una sosta per ammirare la statua del Cristo degli abissi, copia dell’originale in bronzo collocata nel 1994 nell’antistante specchio di mare, voluta dalla piccola comunità di pescatori della zona in segno di devozione ed opera dello scultore abruzzese Vito Pancella. Riprendendo il cammino si raggiungono i luoghi (eremo, promontorio e Trabocco del Turchino) nei quali Gabriele d’Annunzio ambientò la tragedia Il trionfo della morte, per poi chiudere il tour dal punto di partenza a San Vito Chietino.

L’itinerario Costa del Mulino (18,5 km per 258mt di dislivello, su asfalto con varianti in sterrato per MTB) parte dalla sede della Cantina Frentana per giungere in pochi minuti al bel centro storico di Rocca San Giovanni. Dopo averlo attraversato si scende fino al mare proseguendo tra boschi di querce e canneti, recuperando quindi la Ciclovia Adriatica e dirigendosi a sud fino a Fossacesia Marina. Da qui si risale a destra verso il paese e la maestosa Abbazia di San Giovanni in Venere (è la salita meno ripida tra quelle che risalgono la cosiddetta scarpata continentale di questo tratto di costa), rientrando quindi a Rocca San Giovanni attraversando due fossi con brevi saliscendi.

Anche il tour denominato Tratturo Magno (30 km per 329mt di dislivello, richiesta MTB) ha inizio dalla Cantina Frentana per inoltrarsi verso il santuario di Santa Maria Imbaro – che conserva le forme dell’impianto medievale originario – dove gli abati benedicevano i pastori e le greggi transumanti prima della partenza verso la Puglia. Su uno sterrato in discesa ricavato sul tracciato del Tratturo Magno L’Aquila-Foggia – testimonianza ancora visibile della civiltà rurale del tempo che fu – si oltrepassa la Cantina Sangro (recentemente incorporata dalla stessa Cantina Frentana, come si può leggere nel dettaglio QUI) immettendosi sul Tratturo del Mulino ed arrivando al mare. Da qui si imbocca la Via Verde dei Trabocchi fino a Fossacesia Marina, si risale verso la solenne Abbazia di San Giovanni in Venere e si rientra a Rocca San Giovanni.

Con le sue versioni da 40 e 48 chilometri, con dislivelli compresi tra 400 e 725mt (su asfalto con varianti in sterrato per MTB), l’itinerario Frentania Grand Tour è il più lungo dei cinque proposti. Sempre dalla sede della Cantina Frentana si percorrono i Piani della Rocca verso sud per arrivare nel paese di Mozzagrogna, dove è possibile ammirare la Villa di Marcantonio edificata in stile liberty i primi del Novecento ed attribuita a Gino Coppedè.
Accompagnati da un panorama spettacolare sulla Maiella si scende verso il fiume Sangro incontrando prima il Castello di Septe ed inoltrandosi successivamente nell’incanto green della Riserva naturale Lecceta di Torino di Sangro, uno dei pochi boschi litoranei ancora visibili in Italia tra il Gargano ed il Conero, patrimonio di biodiversità dove, tra le molte specie arboree è ospitata anche una rara popolazione di vite selvatica europea (Vitis sylvestris), oggetto di un progetto di tutela promosso sempre dalla Cantina Frentana. Da non perdere una visita al vicino cimitero britannico (Sangro River War Cemetery), il secondo più grande d’Italia per numero di caduti dopo quello di Cassino. Raggiunto il mare, attraverso la Via Verde dei Trabocchi si arriva in contrada Foce di Rocca San Giovanni e da lì si risale verso il paese lungo la strada della Costa del Mulino.

Infine, il tour Rocca e i suoi vigneti (8,2 km nella versione completa oppure 5,4 in quella ridotta, per 113mt di dislivello) è quello più breve ed accessibile a tutti, testato in anteprima con una pedalata di gruppo il pomeriggio della presentazione ufficiale. I due brevi itinerari partono dalla Cantina Frentana per orientarsi alla scoperta del vicino centro storico di Rocca San Giovanni, inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Legato storicamente all’Abbazia di San Giovanni in Venere, tra le principali attrazioni del paese troviamo la scenografica piazza sulla quale si affacciano la medievale chiesa parrocchiale con la torre campanaria e l’ottocentesco palazzo municipale di stile classico. Degni di nota sono anche i resti delle mura medievali e quanto rimane degli antichi orti. Usciti dal centro abitato, circondati da vigneti di Montepulciano d’Abruzzo ed uliveti soprattutto della varietà Gentile di Chieti dai quali osservare in lontananza l’inconfondibile sagoma della Torre Vinaria sullo sfondo del mare, si ritorna sulla provinciale rientrando in cantina percorrendo un rettilineo in lieve discesa.

Proposta virtuosa di turismo lento nata dalla sinergia altrettanto positiva tra pubblico e privato, parte integrante della Rete Ciclabile dei Trabocchi in via di definizione e mappatura da parte del GAL Costa dei Trabocchi, il progetto Frentana Bike rappresenta un modo buono, pulito e giusto di vivere e conoscere il territorio rispettando l’ambiente e chi lo abita, rallentando i ritmi per concedersi il tempo bello dell’accoglienza e della condivisione, brindando con un buon bicchiere di vino a tutto ciò che di bello l’Abruzzo ha da offrire con generosità.