Un’Italia che riscopra la sua essenza, quella composta dai territori interni rurali e montani, mescolanza di esperienze umane profonde, impegnate quotidianamente attraverso il proprio lavoro a restituire a questi luoghi d’origine a torto considerati marginali, un presidio vigile e permanente indispensabile per la loro tutela. Questo il senso di Fame d’Erba – Musica, Arte e agri(Cultura) dall’Appennino per l’Appennino, la manifestazione organizzata dal 3 al 4 giugno prossimi dall’associazione Pescasseroli è W in collaborazione con gli animatori della Rural Social Innovation di Movimento Zoè, con l’ente di promozione sociale FederTrek, sensibile alla cultura e alla filosofia del camminare come strumento di conoscenza e tutela del territorio e dell’ambiente, e con il sostegno dell’ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e della DMC Marsica.
Ospite d’onore dell’evento – inserito nell’ambito delle iniziative previste per l’Abruzzo Open Day Summer 2017 ma clamorosamente dimenticato sul sito dedicato – sarà Franco Arminio, scrittore, poeta, regista e paesologo, impegnato da anni a fotografare attraverso i suoi scritti l’Italia interna e minore, celebrandone la bellezza e la cultura. Insieme ad Antonio Carrara, presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a Paolo Piacentini, presidente FederTrek, ed ai rappresentanti di aziende agricole e di gruppi locali, prenderà parte al convegno Ritorno all’Appennino in programma domenica 4 giugno alle ore 11 al cinema Scola di Pescasseroli.
L’incontro avrà come oggetto i temi legati alla cosiddetta marginalità sociale ed economica della vita in montagna e alle nuove prospettive e strumenti per favorirne la rinascita, con uno sguardo speciale alla ricchezza sociale, ambientale, culturale e di tradizioni, ed alla bellezza evocativa che caratterizza questi luoghi. Non si parlerà solo delle tante difficoltà da affrontare, ma anche delle altrettante esperienze positive e dello spirito che unisce chi ha deciso di legare il proprio destino al vivere sui monti.
Durante i due giorni di fiera, ci sarà spazio per la musica con le sonorità etniche e popolari dei DisCanto (sabato 3 giugno ore 19) nonché per artisti di strada, spettacoli, dimostrazioni, mercati di artigiani e produttori bio, in modo da stimolare le istituzioni a prendere coscienza del fatto che l’agricoltura sostenibile in Abruzzo non può essere considerata una spesa, ma al contrario un investimento.
Parte dei fondi raccolti attraverso il crowdfunding lanciato per promuovere l’iniziativa, saranno utilizzati per sostenere la Fattoria Gioia di Cellino Attanasio (TE) quale emblema e simbolo delle piccole aziende agricole delle aree interne, attualmente in grande difficoltà a causa dell’estrema vulnerabilità della strada comunale che impedisce gli investimenti necessari per ricostruire le strutture crollate a seguito del terremoto e delle nevicate dell’inverno scorso
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