È sicuramente uno dei borghi medioevali più affascinati della Val Vibrata in provincia di Teramo. Per restarne incantati bisogna inoltrarsi ed inebriarsi nelle viuzze del paese che, rappresenta per i turisti curiosi, una tappa fondamentale per coglierne i due meravigliosi aspetti del luogo di cui è fornita
testo di Piera Fagnani
Su un colle della Val Vibrata, che dista 35 chilometri da Teramo, nella valle delle Fontanelle, si erge Corropoli, una meravigliosa cittadina di stampo medievale. Il suo territorio, oltre ad insediamenti abitativi e turistici, ospita una grande e sviluppata zona industriale che occupa una posizione di prestigio all’interno della provincia teramana. Numerosi e insigni storici si sono tuffati nello studio del significato del nome della cittadina e che la maggior parte di essi, sostiene che il nome Corropoli derivi da svariate possibili espressioni latine dai diversi significati. Secondo le fonti più accreditate, invece, il suo nome deriverebbe dal latino “Collis Ruppuli” ovvero “Colle di Ripoli”. Ripoli è il nome dell’insediamento neolitico che sorgeva in parte sul territorio dell’attuale Corropoli. Nel III secolo a.C., l’area di Corropoli entrò a far parte dell’Impero Romano e qui i Romani costruirono sontuose ville e templi pagani. Ecco perché durante gli scavi tra gli anni ‘70 e ‘90 sono stati rinvenuti decine di manufatti in terracotta, quali anfore, ciotole, oltre a interessanti resti di ville e strutture monastiche che sono perdurate fino ai giorni nostri.
La storia di Corropoli è molto legata alla famiglia degli Acquaviva di Atri. Nel 1393, infatti, passò sotto il dominio dei duca di Atri, che la ricevettero in premio dal Re Ferrante “aiutato” a reprimere una ribellione degli atriani. Sotto questa importante famiglia, Corropoli conobbe un periodo di fortificazione. Vennero costruite solide mura che circondavano l’intero paese e nel quale si poteva accedere solamente attraverso due porte: una a sud e l’altra a nord. Le mura erano intervallate da 12 torri quadrate su cui giorno e notte vigilavano guardie armate. All’interno del paese venne costruita una rete di gallerie sotterranee che collegavano le dodici torri merlate e un castello baronale nel perimetro che oggi è occupato dalla piazza del paese. Il castello aveva sale di tortura, grandi cantine e stalle per circa 40 cavalli. La cittadina rimase agli Acquaviva fino al 1760, anno in cui la famiglia scomparve con la morte della Duchessa Isabella Strozzi. Successivamente, il castello baronale venne demolito per far spazio alla Piazza Piè di Corte (“ai piedi della corte”, in riferimento agli Acquaviva), che ogni turista può ancora oggi ammirare visitando il paese. Ma questa cittadina così piccola ma piena di storia e capace di conservare i caratteri della passata nobiltà, rappresenta una realtà moderna dalla quale il turista può affacciarsi come da un balcone sul mare e ammirare un incantevole panorama che si estende dal gruppo montuoso del Gran Sasso allo splendido azzurro dell’Adriatico.
Corropoli non è solo uno splendido esempio di natura abruzzese, è anche detentore di numerose mete artistiche e architettoniche che non possono passare inosservate a un turista attento e amante del mondo dell’arte. Visitare Corropoli significa non dimenticare la caratteristica Acropoli che conserva la grande Badia di Santa Maria ad Majulanum costruita sui resti di un tempio pagano dedicato alla Dea Flora. Meritano una visita anche la Parrocchiale di Sant’Agnese, costruzione che ha subito rifacimenti in epoche diverse, il cui campanile è di particolare interesse in quanto costituito da una parte terminale caratterizzata da un prisma ottagonale ornato da ciotole policrome.
Al suo interno è conservata la statua della Madonna delle Grazie, detta Madonna Mejulana e la statua in legno della Madonna del Sabato Santo. Spicca anche la Fontana ottocentesca di piazza Piè di Corte e la Torre campanaria che risale al XV secolo. La torre rappresenta una delle attrattive più interessanti della provincia teramana visto che appartiene a una dei famosi quattro campanili “fratelli” della provincia di Teramo (Atri-Teramo-Campli-Corropoli). Tutte e quattro sono attribuite al maestro Antonio da Lodi e alla sua scuola. La parte quadrata è sormontata da quattro pinnacoli, la soprastante parte ottagonale da otto più piccoli ed entrambe sono decorate con bellissimi archetti intrecciati. Ma chi si reca a Corropoli non può sottrarsi dal visitare anche il Santuario Mariano, sorto su resti romani. In origine la struttura era una chiesa di modeste dimensioni ma nel 1840, su progetto di Carlo Maggi, la chiesa venne sopraelevata ed ampliata e la torre restaurata. Anche agli occhi dei meno esperti l’interno della chiesa offre un’ ampia visuale di altari, tele e pitture come ad esempio l’altare della Madonna di Pompei, l’Altare della Confraternita del Purgatorio, l’Altare della Madonna del Sabato Santo e come non evidenziare l’Altare del SS. Sacramento. La pala è del 1700 e fu realizzata per volere della Confraternita del SS. Sacramento. Meritano di essere visitate anche il Convento di San Benedetto al Gabbiano che nel XII secolo fu fondato dai Benedettini Cassinesi. Il territorio posseduto da questi Benedettini era molto vasto e da questa chiesa dipendevano le Chiese di S. Salvatore, S. Lorenzo e S. Scolastica. Di queste tre chiese soltanto l’ultima è ancora aperta al culto dei fedeli. Il Convento di Santa Maria degli Angeli della Montagnola che risale al XVII secolo che, per molti anni è stato in abbandono, oggi è in restauro in quanto, acquistato da privati, sembra che debba essere destinato a iniziative turistico-culturali e ad altre attività legate alla produzione e commercializzazione del vino. Al centro del paese, sorge la Chiesa di San Giuseppe eretta nel 1877 tutt’oggi ancora in restauro.
Ma Corropoli è anche sede di uomini illustri come Adolfo Borgognoni (Corropoli, 4 novembre 1840 – Pavia, 31 ottobre 1893), battezzato come Luigi, poeta e critico letterario italiano nonché professore di letteratura italiana all’Università di Pavia. Qui ricevette più volte la visita dell’amico Carducci nella casa di piazza della Rosa dove spesso si raccoglievano in conversazione studenti e colleghi. Proprio a Pavia Borgognoni si spense il 31 ottobre 1893. Alcune delle sue posizioni critiche trovarono una accoglienza da parte di Benedetto Croce che nel 1913 curò la stampa di una raccolta postuma di saggi letterari di Borgognoni.
Ci sono poi Nemesio Ricci (1798-1852), storico e archeologo; Beniamino Manoja (1823-1855) medico condotto, Filippo Flajani (1861-1922), caricaturista e pittore illustre che si trasferì in Argentina dove si fece conoscere e apprezzare e in breve tempo la sua carriera fu costellata da lusinghieri successi; Vittor Ugo Foschi (1888-1974), la cui attività scientifica giunse ad alti livelli tanto da meritarsi ancora giovane l’inserimento nel mondo degli scienziati italiani.
Oltre ad aver dato i natali a numerosi personaggi famosi, Corropoli è anche sede di diverse e seguitissime manifestazioni estive, come il “Palio delle botti” e “Agosto a Corropoli” che, dal 3 all’11del mese, ospita al centro storico numerosi stand enogastronomici per far gustare i piatti tipici della zona, ma anche esposizioni di oggetti di collezionismo.
Suoni e colori, poi, contrassegnano la rassegna folk internazionale, una manifestazione annuale che rallegra l’atmosfera cittadina con le danze e le voci di tutto il mondo. L’evento, vede rappresentanti di ogni continente impegnati nella Piazza Pie’ di Corte in spettacoli in grado di trasmettere emozioni particolari. Un vero e proprio simbolo dell’amicizia tra i popoli.