All’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si staglia contro il profilo dell’omonimo massiccio il piccolo centro animato di Isola del Gran Sasso.
Una posizione privilegiata che l’ha resa un riconosciuto polo turistico, grazie a memorie architettoniche storiche del passato, ricchezze paesaggistiche e percorsi nel verde, alla scoperta di eremi dimenticati
testo Chiara di Giovannantonio, foto Maurizio Anselmi
Questo antico borgo di indubbia origine romana oggi è diventato una destinazione piuttosto trafficata, anche e non solo a causa del via vai continuo di turisti che si recano al famoso Santuario di San Gabriele, collocato a circa due km di distanza. Menzionata ufficialmente su un documento dell’XI secolo, la cittadina che deve il suo nome alla sua fortunata collocazione di rilievo strategico nel punto di confluenza tra i fiumi Mavone e Ruzzo è piena di memorie storiche del passato. Ne sono un esempio eloquente i resti ancor oggi visibili delle mura difensive di epoca medievale o la Chiesa di San Massimo, con il suo battistero del 1529 e il suo portale gotico. Non molto lontano dal paese, isolati e in due locazioni differenti, si trovano anche la Chiesa di San Giovanni ad Insulam di stile romanico e il Castello di Pagliara, rispettivamente del secolo XII o XIII e del XI secolo. Dunque, se di certo non mancano i luoghi da visitare per gli appassionati di storia, ancora più evidente risulterà la ricchezza della località dal punto di vista naturalistico.
Gli itinerari che si sviluppano a partire dal borgo di Isola e abbracciano poi i paesi circostanti sono innumerevoli, tuttavia, ce n’è uno in particolare che risulta specialmente adatto a mostrare alcune delle peculiarità del territorio e, soprattutto, permette di visitare una zona riscoperta da poco, quella de “Le Masserie”. Si tratta dei resti di una decina di abitazioni costruite a secco in cui la gente di Cerchiara si trasferiva per tre o quattro mesi, durante la bella stagione. Che fossero destinate ad un uso temporaneo è testimoniato dalla mancanza dei camini per cui, all’arrivo dei primi freddi, si rientrava in paese. Ciò non toglie che gli abitanti creassero dei piccoli orti, portando con sé anche gli animali domestici che venivano, come di consueto, alloggiati nelle stalle. Al limitare del piccolo centro abitato si trovano alcuni ciliegi selvatici, assieme ad un breve corso d’acqua alimentato dalla sorgente poco distante, dove si trova un punto di sosta attrezzato dall’Ente Parco con alcune panche e tavoli e un ponticello di legno.
Il percorso richiede circa 3 ore solo per arrivare fino alle Masserie, e raggiunge un’altezza massima di 1100 metri sul livello del mare in corrispondenza con il pianoro del suggestivo Eremo di San Nicola, una chiesetta in pietra di epoca medievale dedicata al santo omonimo. La strada da seguire è molto semplice, perchè partendo da Isola del Gran Sasso basta risalire fino al paesino di Casale San Nicola. Da qui si prende il tratto del Sentiero Italia che porta fino all’Eremo. In corrispondenza di quest’ultimo si trovano alcune opere di presa dell’acquedotto, le quali anticipano la presenza del canale di gronda dell’Enel che dovrà invece essere percorso a destra fino a raggiungere le Masserie di Cerchiara e, poco dopo, Fonte Chiavatteri. Il sentiero attraversato è a mezza costa, sviluppandosi tra faggete e prati d’alta quota fino ad incontrare i ruderi delle abitazioni che ne costituiscono la meta. L’ambiente rivela in tutta la sua ricchezza la varietà di flora e fauna presente nella Valle Siciliana, accompagnati dalla visione del profilo dei monti poco distanti. Per il rientro è possibile percorrere al contrario il sentiero oppure, proseguire lungo il sentiero che da Fonte Chiavatteri diventa una carrareccia, e ridiscendere in breve fino all’abitato di Cerchiara. Da lì si può passare tra le case e percorrere un’altra strada campestre che conduce fino ai ruderi di San Valentino e infine di nuovo ad Isola del Gran Sasso. Fermo restando che l’itinerario proposto abbraccia soltanto alcuni dei luoghi più incantevoli di questa preziosa area protetta, si consiglia caldamente di contattare la sezione locale del CAI (tramite il sito web www.caiisola.it o su facebook tramite il gruppo “CAI Isola del Gran Sasso”) o la Pro Loco di zona presso la sede comunale (tel.0861/975926) per qualsiasi dubbio sul percorso o per ottenere informazioni su altre possibili mete da visitare nei dintorni di Isola del Gran Sasso.