Sulle strade del vino - page 8

SPECIALE GUSTO / SULLE STRADE DEL VINO
VI
spirano incessanti dall’adriatico e
dai refoli freddi del Gran Sasso che
ne fissano gli aromi eleganti e frutta-
ti. Il sole fa il resto con una concen-
trazione stupefacente, che unita alle
basse rese ne scolpisce il profilo po-
tente e fittissimo. Vini importanti, ca-
paci di una straordinaria evoluzione
nel tempo che li fa virare verso note
complesse affumicate e di cenere,
afrori ancestrali di terra e humus e
una silhouette minerale che rende la
beva complessa e intrigante. Insom-
ma un grande vino, capace di com-
petere da pari a pari, con i grandi
rossi italiani.
Le potenzialità di questo territorio
sono dunque ampie e ancora in parte
da scoprire. Sino ad ora l’attività si è
concentrata sui nobili cru Docg, sul-
le ricchissime riserve, alla ricerca di
un consumo di nicchia e di altissima
qualità, oramai acquisito. Ma questo
straordinario climat, dalle caratteri-
stiche illustrate prima, e la produzio-
ne di uva di qualità delle cantine del
consorzio, ci indicano un altro dato
interessante: le circa 600.000 botti-
glie prodotte attualmente dalla docg,
sono troppo poche per la potenziali-
tà e la produzione delle Colline Te-
ramane. In questo angolo di colline
e quiete, all’ombra del Calderone, si
produce una straordinaria uva Mon-
tepulciano, la migliore d’Italia per
concentrazione, ricchezza e estratto,
spinta dalle particolari condizioni cli-
matiche e ambientali. Per questo si
producono anche dei vini dallo stre-
pitoso rapporto qualità prezzo, tanto
ricercati nei mercati mondiali, che si
trovano troppo spesso a competere
per prezzo con prodotti di ben diver-
sa qualità. Ecco, difendere questo
livello e comunicarne le peculiarità
e differenze con gli altri vini d’Abruz-
zo sarà il prossimo passo necessario
delle Colline Teramane.
Il paesaggio delle colline teramane, diverso dal resto
roccioso dell’Abruzzo interno o dal litorale poetico
della costa dei trabocchi, diverso, anche per storia,
da tutto il resto d’Abruzzo. Su questo territorio unico,
un incessante rincorrersi di vigne: vecchie pergole,
nuove spalliere a cordone speronato, moderni impianti
fitti e alberelli mediterranei, si susseguono senza
soluzione di continuità. È qui, che si produce una
straordinaria uva Montepulciano, la migliore d’Italia
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12
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