Pineto di verde e di azzurro - page 9

Sempre nel territorio comunale, si può
ammirare il tipico baluardo cinque-
centesco della zona, la Torre di Cer-
rano, uno dei fortilizi costieri meglio
conservati dell’intera riviera abruzzese
che attualmente ospita la sede di un
centro di biologia marina. Essa deve
il suo nome al vicino torrente Cerra-
no (l’antico Matrinus), che nasce sui
colli di Atri e sfocia a 500 metri a sud
della torre, nel Comune di Silvi. L’area
era un tempo il sito dell’antico porto di
Hadria (Atri), probabilmente di epoca
romana. Non a caso, nello specchio
di mare vicino alla torre e al torrente,
giacciono sommersi un molo a forma
di “L”, opere murarie e vari manufat-
ti. La torre di Cerrano, probabilmente
edificata sulle rovine di una analoga
ma più antica struttura a servizio del
Portum in Pinna Cerrani, venne rea-
lizzata in laterizio a pianta quadrata.
Posta a otto chilometri di distanza
dalla Torre nord di Vomano e a circa
7 dalla Torre sud di Salina Maggiore,
la struttura a due piani, disponeva di
mura spesse tra i 2,20 e i 3,40 metri
e, computando i merli, raggiungeva
un’altezza di poco superiore ai 13 me-
tri. Essa fu fatta costruire nel 1568 dal
viceré Pedro Parafan de Ribera, duca
di Alcalà, che emanò l’ordine di edi-
ficare lungo il litorale abruzzese otto
torri d’avvistamento con lo scopo di
VII
TORRE DI
CERRANO
E TORRE
VECCHIA
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12
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