Page 8 - Speciale Cepagatti
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VI SPECIALE CEPAGATTIIn queste pagina: veduta di Cepagatti dal castello Marcantonio.A lato: i murales che decorano il centro storico.Secondo altre ipotesi le origini del nome si possono far riferire ai termini latini captus pagus (villaggio conquistato), cis pagus teatis (villaggio al di qua di Teate “Chieti”), o ancora alla parola “ceppa- ia”, che starebbe ad indicare un luogo ricco di fascine di rami secchi. Oggi però di quell’epoca resta di originale solo il torrione quadrato meglio conosciuto come la Torre Alex, dal nome di uno dei signori di Cepagatti della famiglia dei Valignani, che fu in epoca successiva inglobato in un’altra costruzione fino a prendere le caratteristiche odierne. La Torre Alex, probabilmente risalente al VI – VII secolo, domina l’intero profilo del paese e fu realizzata quale presidio dell’incrocio viario, nascendo dunque già in epoca bizantina quale punto didifesa del porto di Aternum (Pescara). In questo angolo dove il tempo ha la- sciato la sua decisa impronta, si sono susseguite le vicende delle famiglie feudatarie del paese, la più importante delle quali fu proprio quella dei succita- ti Valignani, i quali ereditarono il feudo nel 1458 per successione di Antonio Profeta. La famiglia abitò il castello per circa quattro secoli contribuendo ad arricchire il paese e tutto il territorio cir- costante, modernizzandone l’economia attraverso il disboscamento dell’area e la concessione di terreni ai contadini. Nel 1632 divenne signore di Cepagat- ti Alessandro Valignani, al quale quasi certamente fa riferimento il nome della Torre. Alla sua morte il feudo passò pri- ma a Giacomo e poi a Federico, cui sipuò ricondurre la lapide datata al 1730 e conservata nell’atrio nel castello sulla quale si cita ad un restauro avvenuto proprio in quell’anno in occasione del- le nozze di una delle figlie di Federico con il Duca Don Cesare Monticelli Della Valle. All’epoca di Federico inoltre risa- le uno dei periodi più floridi dal punto di vista culturale, dato che il marchese fu un illustre membro dell’accademia dell’Arcadia e, sotto lo pseudonimo di Nivalgo Aliarteo, fondò a Chieti nel 1720 la colonia “Tegea” dell’Arcadia Romana, nella quale furono chiamati a raccolta i principali esponenti dell’a- ristocrazia e della cultura del capoluogo teatino. Anche Cepagatti dunque, in quanto feudo dei Valignani, dovette di sicuro subire l’influenza di un periodo


































































































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