Ancora oggi ben conservati sono i resti della cinta muraria, dotata di torrioni risalente al 1400
In origine i torrioni dovevano essere nove, oggi se ne contano solo tre di cui due all’interno del paese ben conservati e uno fuori del borgo molto decadente. Dei due torrioni superstiti all’ interno del borgo medievale, uno è posto vicino alla parrocchia, ed è stato realizzato con pietre arenarie della Laga, ha una corona di lunghi beccatelli una sorta di feritoie dalle quali si cercava di tirare contro il nemico rimanendo protetti. L’ altro si trova in pieno centro storico, realizzato sempre in muratura di laterizio presenta dei fori pontaioli che presumibilmente servivano ad ospitare piccoli cannoni e archibugi dell’ epoca. Entrambi sono in buono stato di conservazione, la cosa a renderli particolarmente interessante sono i sotterranei che li mettono in comunicazione. Si racconta che gli Acquaviva d’Aragona avessero portato qui sotto parte dei loro tesori e nascosti proprio in queste gallerie. Non sappiamo se si tratta di una leggenda metropolitana o meglio paesana ma è doveroso riportare questa notizia così come è stata narrata.